Verrà assegnato alla giovane linguista Maria Giavazzi e al biochimico Martino Bolognesi il Premio Ghislieri 2023. Il prestigioso riconoscimento viene indetto ogni anno dall’Associazione Alunni a due allievi laureati (un junior e un senior) del Collegio Ghislieri di Pavia (nella foto, ndr), un’istituzione che da oltre 450 anni svolge un ruolo centrale nella formazione d’eccellenza in Italia. Il premio verrà consegnato ufficialmente nel corso della cerimonia prevista per il 5 ottobre alle 17 nell’Aula Magna del Collegio Ghislieri.
I due premiati “appartengono a due mondi diversi, quello della linguistica e quello della biochimica – si legge in una nota -, e sono distanti per età, ma l’obiettivo delle loro ricerche è lo stesso: portare alla luce le ‘strutture nascoste’, ciò che non è visibile a occhio nudo ma la cui presenza è decisiva per l’esistenza umana”.
Martino Bolognesi, socio nazionale dell’Accademia dei Lincei e professore ordinario di Chimica Biologica all’Università Statale di Milano, è autore di oltre cinquecento lavori pubblicati su prestigiose riviste scientifiche; nella sua carriera si è costantemente occupato di biologia strutturale attraverso l’applicazione della cristallografia a raggi X a diverse classi di proteine.
Maria Giavazzi, trentenne professoressa al Dipartimento di Studi Cognitivi (DEC) dell’École Normale Supérieure di Parigi, è membro del gruppo DEC Linguistics e membro associato del Laboratorio di Scienze cognitive e psicolinguistiche; la prof. Giavazzi indaga i sistemi fonologici in base a generalizzazioni tipologiche nei principi percettivi generali e nei meccanismi di produzione linguistica. Il suo interesse di ricerca copre anche l’interazione fra la conoscenza grammaticale di base e altre funzioni cognitive.