Partito quattro anni fa in fase sperimentale, sta funzionando a Pavia il progetto delle “badanti di condominio” attuato in un palazzo delle case popolari dell’Aler. Ignazia Carpitella, 46 anni, e Consilia Naddeo, 28 anni, seguono ogni giorno 22 pensionati (tutti con più di 65 anni), che nelle loro condizioni economiche (percepiscono meno di mille euro al mese) non potrebbero permettersi un’assistenza domiciliare. Il servizio (che prende spunto da iniziative simili già attuate con successo in nord Europa e nel Trentino Alto Adige) è totalmente gratuito: l’idea è dell’Associazione “Vasi di Creta” e il Comune la sostiene con un contributo di 35mila euro all’anno. Le due badanti seguono gli anziani del condominio Aler a partire dal mattino, con la colazione e l’igiene personale, e poi per tutto l’arco della giornata. “Per svolgere questo impegno servono tanta empatia e amore per le persone che siamo chiamate a seguire – sottolinea Ignazia Carpitella -. Oltre ad accudirle, ci fermiamo spesso a parlare con loro: ci raccontano come hanno trascorso la notte e cosa hanno visto la sera prima in televisione”. “Siamo presenti in questa realtà da oltre 15 anni – ricorda Giovan Battista Sansica, diacono permanente della diocesi di Pavia e vicepresidente di ‘Vasi di Creta’ -. Con questo servizio riusciamo a garantire assistenza in casa anche a chi ha meno risorse”. “L’obiettivo del progetto – sottolinea Anna Zucconi, assessore ai servizi sociali del Comune di Pavia – è, sostanzialmente, quello di tenere gli anziani in casa propria il più a lungo possibile, prevenendo il loro ingresso in Rsa e conservando così la loro indipendenza e autonomia”. Nel caseggiato funziona anche una cucina comune, che permette di organizzare pranzi in uno spazio collettivo per permettere agli inquilini di socializzare.
(Nella foto Giovan Battista Sansica e Anna Zucconi)