L’emergenza siccità dell’estate 2022 è “costata” 172 milioni di euro di danni all’agricoltura pavese. Come far sì che la cronica mancanza d’acqua non diventi un’emergenza costante è stato l’interrogativo che si sono posti dirigenti, tecnici, politici e agricoltori nel convegno organizzato venerdì 18 novembre da Confagricoltura Pavia nell’Aula Magna dell’Università. Gli interventi hanno messo in luce la necessità di “anticipare“ la crisi gestendo meglio le falde acquifere, razionalizzando il riparto delle portate d’acqua soprattutto da parte dei consorzi (non lasciando Pavia ‘a secco’ rispetto ai territori vicini), creando una ‘cabina di regìa’ più efficiente (magari con un commissario unico) per gestire le emergenze e iniziando a investire nella creazione di invasi. Presenti i vertici nazionali di Confagricoltura (con il vicepresidente Matteo Lasagna) e locali con la presidente di Confagricoltura Pavia, Marta Sempio. Ha concluso i lavori il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio: “Infrastrutture (con 800 milioni provenienti dal Pnrr) e migliore gestione delle risorse idriche (senza ‘privilegi’ regionali) sono le due strategie per evitare che la calamità del 2022 si ripeta”.
Su “il Ticino” nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia da venerdì 25 novembre, nello speciale Economia sarà presente un dettagliato resoconto sulla giornata.