Ricucire la zona del centro città con il quartiere Ovest legando non solo simbolicamente la tradizione e la storia con ricerca universitaria ed eccellenza sanitaria. Il tutto creando aree verdi, studentati, la fermata della linea S13 e, più in generale, contribuendo a proiettare Pavia nel futuro (anche sostenibile). Nella mattinata di lunedì 4 ottobre è stato firmato il nuovo protocollo di intesa tra il comune di Pavia e Ferrovie Italiane, nel quale entrambi i soggetti si impegnano ad essere parte integrante di un progetto di rigenerazione urbana che riguarda in prima battuta lo scalo ferroviario di via Rismondo, area praticamente dismessa, ed in seconda battuta anche la zona di via Trieste. “Oggi è un bel giorno, nel quale con una firma guardiamo al futuro di Pavia – ha commentato il sindaco Mario Fabrizio Fracassi -: Recuperare le aree strategiche della città era uno degli obiettivi della nostra campagna elettorale. Puntiamo al rispetto ambientale e alla bellezza, che richiama maggiore vivibilità, valori condivisi e sguardo proiettato al futuro. Ci sono necessità post Covid a cui dobbiamo rispondere: vogliamo che la città torni a vivere e che lo facci anche sentendosi sempre di più eccellenza nei campi della sanità e della ricerca”. Il protocollo di intesa è stato firmato da Umberto Lebruto, amministratore delegato di FS Sistemi Urbani: “Promuoveremo una crescita lineare senza stravolgere il quartiere, anzi, rendendolo un posto vivibile e molto gradevole. Si partirà tra qualche mese ed entro 18 mesi ci auguriamo di disporre del masterplan scelto e approvato dal comune. A quel punto potremo pensare di progettare il cantiere”. A spiegare le caratteristiche del progetto l’ing. Giovanni Biolzi, responsabile del settore urbanistica del comune di Pavia che ha precisato che la riqualificazione dello scalo è legato all’ambito ex-Necchi e riveste un ruolo strategico per la connessione dell’S13 con il polo medico e sanitario pavese e con l’Università.