I carabinieri di Pavia hanno eseguito oggi, giovedì 28 novembre, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, che è stato posto ai domiciliari. L’accusa è corruzione. Complessivamente gli arrestati, nell’ambito dell’inchiesta per reati contro la pubblica amministrazione, sono cinque. Insieme al sindaco leghista Ceffa, 51 anni, al secondo mandato, sono ai domiciliari: la consigliera comunale Roberta Giacometti, 43 anni, unica eletta della civica di centrodestra Vigevano Riparte; l’amministratore unico della partecipata Asm, Veronica Passarella, 52anni; il direttore amministrativo della stessa società Alessandro Gabbi, 53 anni; l’amministratore di una società del gruppo Asm, Vigevano distribuzione gas, Matteo Ciceri, 49 anni. Al momento risultano indagati a piede libero e destinatari di perquisizioni l’ex europarlamentare della Lega Angelo Ciocca, 49 anni, e l’imprenditore edile Alberto Righini, 51 anni, amministratore unico della Vicos di Vigevano e presidente provinciale e vicepresidente regionale di Ance, l’associazione dei costruttori.
All’origine dell’inchiesta il tentativo nel novembre del 2022 di rovesciare la giunta comunale (la cosiddetta “congiura di Sant’Andrea”) . Un consigliere sarebbe stato avvicinato per dimettersi in cambio di 15mila euro mentre il sindaco, per avere sostegno da un’altra consigliera, le avrebbe procurato una consulenza.
Nella vicenda è intervenuto il leader della Lega, Matteo Salvini. “Conosco Andrea Ceffa (come lo conoscono i suoi concittadini e tutta la Lega) come persona onesta e corretta – ha detto – e all’esclusivo servizio del bene della sua città. Io personalmente e tutto il partito siamo al suo fianco – certi della sua integrità – e contiamo che possa chiudersi rapidamente questa brutta pagina, sicuri che possa dimostrare la sua totale innocenza. Da ministro ho lavorato con lui su alcune opere strategiche a partire dalla Vigevano-Malpensa e confido possa tornare al più presto in ufficio”. (ANSA)