“Quando cresce l’Università, come sta facendo quella di Pavia, cresce tutto ciò che dà valore al vivere insieme, che per i giovani è fatto di studio e di sport che non sono un’alternativa fra loro. Qui c’è una comunità straordinaria, formata da studenti, atleti, docenti, personale tecnico-amministrativo che vive la città. Ma Pavia sta andando anche oltre.
C’è un ecosistema dove Università, centri di ricerca, alta formazione, imprese e istituzioni collaborano in modo virtuoso. Un modello di eccellenza”. Lo ha detto il ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, intervenendo oggi, giovedì 30 maggio, a Pavia per l’inaugurazione di nuove strutture per lo studio e lo sport nell’area del Cravino. Il taglio del nastro è avvenuto in occasione dell’apertura dell’Anno sportivo universitario dell’Ateneo pavese.
“I nuovi spazi sono stati pensati per dare alla comunità studentesca ulteriori luoghi di qualità per lo studio e la discussione da un lato e per lo sport dall’altro – ha sottolineato il rettore Francesco Svelto – Questo recupero è parte di un progetto ampio che sta interessando una porzione davvero consistente del nostro patrimonio edilizio”. L’intervento è stato possibile anche grazie ai finanziamenti del Ministero e di Regione Lombardia.
“Oggi l’Università di Pavia ha 26.500 studenti, con un incremento del 13% rispetto all’anno accademico 2019-2020 – ha sottolineato il rettore -. Complessivamente, la comunità raggiunge le 30mila unità se sommiamo anche gli studenti dei Master, del dottorato di ricerca, e quelli in formazione medico-specialistica”. Per trovare nuovi spazi residenziali per gli studenti, l’Ateneo pavese ha acquisito il Collegio Don Bosco, realizzerà un altro Collegio nell’ex sede dell’istituto Mondino e vuole avviare un dialogo con i privati per costruire nuove residenze nell’area ex-Neca e nell’ex clinica Morelli.
(Nella foto di “Pavia Press” l’intervento del ministro Bernini)