Sono 15 le misure cautelari personali (tra custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari e obbligo di dimora) eseguite questa mattina, mercoledì 11 ottobre, dai carabinieri del comando provinciale di Pavia (con il supporto dei militari dei comandi provinciali di Milano, Monza Brianza, Novara, Cuneo) nella maxi operazione anti-droga svoltasi in Lomellina. Nel mirino degli investigatori è finito un gruppo di spacciatori di nazionalità marocchina, che operavano soprattutto nelle campagne tra Parona, Gambolò, Cilavegna e Vigevano. “I carabinieri – sottolinea una nota dell’Arma -, grazie ad una mirata attività di indagine anche tecnica, sono riusciti a individuare i nuovi gestori delle ‘piazze di spaccio’ e a delineare il nuovo modus operandi: gli indagati, quotidianamente e principalmente nelle ore diurne, raggiungevano in auto il luogo di spaccio e lì consegnavano lo stupefacente ai numerosi clienti, tra le 100 e le 150 persone al giorno. I territori erano controllati da diverse ‘sentinelle’, strategicamente posizionate in modo tale da vigilare sull’eventuale arrivo delle forze dell’ordine”. Le persone accusate di spaccio erano in grado di immettere sul mercato circa 10 kg di eroina a settimana, per un giro di affari che si aggirava sui 120mila euro e circa 10 Kg di cocaina, con entrate per circa 350mila euro. Le indagini hanno consentito di individuare alcuni gruppi di fornitori, sempre di nazionalità marocchina, che rifornivano di droga anche numerosi altri gruppi sparsi su tutto il territorio lombardo.