Dopo una chiusura protrattasi tre anni, a causa della pandemia, riaprono a Pavia le otto biblioteche di quartiere. Ad annunciarlo è stato oggi, venerdì 10 marzo, a Palazzo Mezzabarba, il sindaco Mario Fabrizio Fracassi (nella foto la conferenza stampa, ndr). La riapertura, dopo un necessario intervento di restyling, è stata resa possibile grazie al progetto “Biblioinsieme”, promosso dal Comune e sostenuto anche dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia. In questo mese di marzo si potranno di nuovo frequentare le biblioteche “Angelo Gambini” (in Borgo Ticino), “Città Giardino” (in via Acerbi), “Giordano Varesi” (in piazzale Torino), “Pavia Est” (a San Pietro), “Lia Bolocan” (a Pavia Ovest), “Fossarmato”, “Mirabello-Scala” e “Aldo Dolcini” (in via Santo Spirito). “E’ stato avviato un percorso sperimentale di coinvolgimento e coprogettazione – sottolinea una nota del Comune – con enti e associazioni del territorio, individuati a seguito di un avviso pubblico, per la riapertura e l’animazione delle biblioteche di quartiere sul presupposto di un impegno reciproco per favorire la diffusione della lettura, offrire ulteriori iniziative di intrattenimento con finalità sociali, culturali, educative”. In pratica le biblioteche
possono riaprire grazie al sostegno di diverse associazioni cittadine che organizzeranno anche diverse iniziative, da laboratori di lettura a conferenze culturali. “Sosteniamo con convinzione il progetto ‘Biblioinsieme’ – ha sottolineato il sindaco Mario Fabrizio Fracassi – perché aiuta a realizzare contemporaneamente più obiettivi: la riapertura delle biblioteche di quartiere, l’offerta di interessanti iniziative di spessore sociale, culturale, educativo e infine, ma non per importanza, la collaborazione con associazioni del territorio che rappresenta un irrinunciabile elemento di coesione e di valore per la nostra comunità cittadina”.