Il rilancio in grande stile della Cupola Arnaboldi, con l’ambizione di farla diventare un punto di riferimento e un luogo di ritrovo per i pavesi come lo è la Galleria a Milano. Un utilizzo più intensivo del Palazzo Esposizioni, destinato non solo a ospitare le manifestazioni della Camera di Commercio (a partire dall’Autunno Pavese), ma anche concerti, convegni ed eventi per i giovani. Sono i due grandi progetti che intende realizzare Giovanni Merlino (nella foto di Claudia Trentani, ndr), da poco più due mesi commissario straordinario (di nomina governativa) chiamato a guidare la Camera di Commercio di Pavia. Merlino ha illustrato i suoi programmi per l’ente in un’intervista pubblicata sull’ultimo numero del settimanale diocesano “il Ticino”, che potete trovare nelle parrocchie della Diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia. La scelta di unire la Camera di Commercio di Pavia con quelle di Cremona e Mantova non è dovuta a problemi economici: “Le Camere di Commercio lombarde godono, generalmente, di buona salute – spiega Merlino -. Pavia, in particolare, si presenta tra le realtà camerali più virtuose d’Italia, grazie a un importante patrimonio liquido e immobiliare. Non c’è mai stato bisogno di una fusione: a nostro parere si poteva andare avanti da soli. Abbiamo avuto un incontro molto cordiale con i presidenti di Cremona e Mantova. Ma ho anche ribadito che abbiamo ritenuto necessario presentare un ricorso al Tar sull’assegnazione della sede legale a Mantova dopo l’avvio del processo di unione con Pavia e Cremona: la legge infatti indica chiaramente che la sede debba spettare all’ente che ha più iscritti. Di conseguenza siamo noi a doverla ospitare visto che abbiamo 59mila adesioni, 10mila in più di Mantova e quasi il doppio di Cremona. Attendiamo ora il verdetto del Tar, che dovrebbe esprimersi tra maggio e giugno”. (A.Re.)
POTETE LEGGERE L’INTERVISTA INTEGRALE A GIOVANNI MERLINO SULL’ULTIMO NUMERO DE “IL TICINO”,. NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI PAVIA E NELLE EDICOLE DI TUTTA LA PROVINCIA