Anche quest’anno, nonostante la difficile situazione del Covid-19, l’Asp (Azienda servizi alla Persona) di Pavia aderisce alla Giornata mondiale dell’Osteoporosi, fissata a livello internazionale per martedì 20 ottobre. All’istituto di cura Santa Margherita di via Emilia verranno effettuate visite gratuite di screening a seguito di una prenotazione al numero telefonico 0382/381706 (disponibile tutte le mattine dalle 9 alle 13).
Lo scopo è quello di promuovere informazione e prevenzione su una patologia che non ha alcun sintomo: “Vogliamo essere presenti anche quest’anno per affrontare insieme questa patologia, definita silenziosa proprio per la totale mancanza di segnali e che comporta conseguenze molto gravi – ha detto la professoressa Mariangela Rondanelli, responsabile della struttura complessa di Riabilitazione Metabolica dell’Azienda di Servizi alla Persona di Pavia e appartenente al Dipartimento di Sanità Pubblica, sezione di Nutrizione Umana, dell’Università di Pavia -. Non si parla solo di donne in post-menopausa come troppo spesso si crede: ci sono anche le giovani donne che hanno eliminato latte e derivati dalla loro alimentazione e uomini magri, fumatori e se sono stati sottoposti ad alcune terapie. E’ importante considerare i fattori di rischio e sottoporsi ad una analisi assolutamente indolore e priva di rischi”.
Presso il Santa Margherita è stato messo a punto anche uno specifico percorso diagnostico-terapeutico curato da un geriatra, un endocrinologo, un dietologo, un fisiatra, un fisioterapista e un dietista che in equipe proporranno al paziente un piano alimentare mirato a base di calcio e vitamina D, l’eventuale assunzione di integratori e farmaci utili a rallentare la perdita di massa ossea, uno schema fisioterapico e dell’attività fisica specifica; il percorso nasce dalla collaborazione tra la Struttura Complessa di Riabilitazione dell’ASP diretta dal professor Bruno Mazzacane e dalla Struttura diretta dalla professoressa Rondanelli.
(In foto da sin. il dottor Maurizio Niutta, la professoressa Mariangela Rondanelli, il dottor Giancarlo Iannello e il professor Bruno Mazzacane).