Si sono chiuse alla mezzanotte di venerdì 21 agosto le richieste di ammissione agli 11 Collegi Edisu dell’Università di Pavia. Con 1.025 domande presentate, è stata superata per la prima volta la soglia dei 1.000 iscritti. Hanno presentato domanda 584 donne e 441 uomini; gli studenti italiani ed europei sono 655, quelli provenienti da Paesi extra Ue 370. Si tratta del numero più alto raggiunto negli ultimi venti anni, pressoché un raddoppio rispetto a cinque anni fa.
Un incremento particolarmente significativo per i Collegi universitari pavesi nell’anno del Covid-19 e del lockdown, soprattutto se confrontato con i dati precedenti. Oggi si registra un deciso segno positivo rispetto agli ultimi anni (+21% rispetto al 2019 e + 106,9% rispetto al 2016), con un aumento delle domande di cittadini italiani, europei ed extra UE e la conferma della percentuale del 57% di donne aspiranti collegiali.
“Voglio fare i complimenti all’ Edisu, a partire dal presidente, proseguendo con i rettori dei Collegi – sottolinea il prof. Francesco Svelto, rettore dell’Università di Pavia -. È il massimo numero di domande mai registrato. Un dato che dimostra sia quanto bene i Collegi abbiano operato in fase di lockdown e predisposto una ripresa autunnale con innovative misure di sicurezza sanitaria. Sia quanto i giovani desiderino un ritorno alla normalità e alla socialità. Questo aspetto emerge anche da una indagine fatta in Ateneo in primavera, nella prospettiva della didattica mista del prossimo semestre. Aspetto con altrettanto ottimismo i dati dei Collegi di merito privati.”
“Credo che la spiegazione potrebbe essere nel desiderio degli studenti di recuperare la normalità a dei rapporti interpersonali come occasione di scambio e confronto culturale – dichiara il presidente di Edisu, Francesco Rigano -. Penso in particolare alla preferenza per le lezioni e gli esami di presenza. Ma un ruolo potrebbe avere anche la convinzione che l’essere parte di una comunità dà maggior forza a ciascuno nel fronteggiare le emergenze, anche quelle sanitarie; il sentirsi parte di una comunità solidale ha rappresentato l’elemento di forza dei Collegi universitari pavesi durante la fase di lockdown.”