È originaria di Termoli, la città più grande del Molise, lavora nel mondo dell’informatica ed ha trascorso ben dodici anni impegnata nell’amministrazione di Giussago, sette da assessore e cinque da sindaco. Daniela Di Cosmo ha deciso di candidarsi tra le fila di “Azione per Calenda” in vista delle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Ed ha intenzione, se gli elettori le daranno fiducia, di portare con sé l’esperienza diretta del governo locale, fatta di risposte alle necessità di una comunità: “la mia avventura politica era iniziata quasi per gioco e con lo spirito di servizio che da sempre mi anima racconta Di Cosmo . Ero partita con il volontariato avvicinandomi alla Croce Bianca e, durante questa attività, mi ero proposta per dare una mano anche in termini di amministrazione locale. Così è cominciata la mia avventura, sempre credendo nella politica animata dallo spirito del servizio, a beneficio del territorio e delle persone”.
Portare l’Europa nei territori
Una visione che Di Cosmo vuole portare anche in Europa: “In realtà voglio portare l’Europa nei territori. L’Unione è vista come qualcosa di distante ed io vorrei farle conoscere le esigenze locali attraverso le quali poter costruire un percorso decisionale comune, in un abbraccio che valorizzi e non annulli le peculiarità di ogni territorio. Ritengo, infatti, che certe decisioni andrebbero calibrate in base al territorio su cui ricadono: lo spirito con cui sono nate è certamente positivo ma non si possono dare tempi senza modalità di attuazione o porre un obiettivo senza spiegare come raggiungerlo; ne sono un esempio le direttive sulle case green o le decisioni sulle auto elettriche”.
Il volontariato, una realtà da tutelare
Nelle idee di Daniela Di Cosmo c’è anche il terzo settore, un mondo che lei stessa ha vissuto in prima persona: “Il mio impegno è partito dal volontariato e penso che oggi sia necessario rispondere il prima possibile ad una mancanza di volontari che rischia di diventare cronica con pesanti ricadute sulla società e su tutti quei servizi che lo Stato non riesce da solo a garantire. Vorrei creare una ‘carta del volontariato’ con la quale venga riconosciuto lo status del volontario con agevolazioni riservate e con un riconoscimento che permetta loro, per esempio, di spostarsi su territorio europeo. Così si potrebbe rispondere alla mancanza di volontari: penso alle persone che si impegnano ogni giorno nel soccorso sulle ambulanze ma anche a coloro che, grazie alla loro presenza, permettono l’apertura di tanti luoghi di cultura italiani e non solo”.
L’agricoltura, settore di punta
“Nel mio programma l’agricoltura occupa un ruolo fondamentale – ha proseguito Di Cosmo -: è un settore che ha la necessità di essere aiutato e agevolato. Purtroppo, l’Europa si è un po’ dimenticata della centralità dell’agricoltura: vanno ridefinite le regole e fissati gli obiettivi che possono essere raggiunti. Il ‘Green Deal’ ha fatto passare l’idea di agricoltori colpevoli del cambiamento climatico ed ovviamente non è così. Non dimentichiamoci che la crisi climatica ha provocato impoverimento e meno produzione, l’energia costa di più e il reddito da agricoltura è sempre più contratto. Inoltre, l’ingresso di merci da Paesi con regolamentazioni diverse dalle nostre che fa sì che il nostro prodotto sia meno tutelato; anche le professioni legate all’agricoltura non sono sempre la prima scelta dei giovani. Dobbiamo tutelare i nostri prodotti e rilanciare il settore: l’agricoltura manutiene tre quarti del territorio ed è paesaggio e ambiente. Tutte le decisioni vanno prese con gli agricoltori e non sulle loro spalle. Il futuro, a mio parere, è nell’agricoltura rigenerativa”.
Simona Rapparelli