Presidi di polizia nelle tre maggiori strutture sanitarie della provincia di Pavia (Policlinico San Matteo di Pavia, nella foto, ospedali di Vigevano e Voghera), servizi di guardie giurate a supporto, valorizzazione dello strumento operativo del “punto a punto” tra presidi e forze dell’ordine per garantire serenità e sicurezza al personale e agli utenti. Sono questi, oltre alla previsione di una rimodulazione del servizio di guardie giurate all’ospedale di Stradella e alla verifica dell’adeguatezza delle misure strutturali di difesa passiva, dei sistemi di videosorveglianza e dell’illuminazione all’esterno dei nosocomi, i principali interventi di cui si è discusso nella riunione di coordinamento delle forze di polizia presieduta dal prefetto Francesca De Carlini, e svoltasi alla sede della Prefettura di Pavia alla presenza del questore, del comandante provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del direttore generale dell’Asst e del Policlinico San Matteo, oltre al direttore sanitario dell’ Asst e dei direttori medici di presidio degli ospedali di Voghera e Vigevano e del San Matteo. “La sicurezza nei pronto soccorso, già dallo scorso mese di gennaio all’attenzione del prefetto, in applicazione di un preciso indirizzo del Ministro dell’Interno – viene sottolineato in una nota della Prefettura -, costituisce un obiettivo primario che le Istituzioni tutte sono chiamate a garantire. Gli ospedali sono luoghi aperti al pubblico, crocevia delle fragilità umane, e in tali luoghi, a maggior ragione, i cittadini devono essere tutelati, unitamente agli operatori sanitari, da azioni violente e predatorie, raid e episodi estemporanei come quello recentemente occorso a Vigevano”. All’attenzione della riunione, con la presenza del presidente di Federfarma di Pavia, anche il fenomeno dei “reati predatori a danno delle farmacie. A fronte dei furti commessi negli ultimi mesi e per molti dei quali sono stati individuati gli autori, è stata condivisa l’opportunità, in linea con le previsioni del protocollo d’intesa sottoscritto tra Prefettura e Federfarma, di rinnovare l’attenzione degli operatori farmaceutici, anche in questo caso, sull’adozione di misure di autoprotezione, antieffrazione e formazione.