Un ulteriore impegno per incentivare una ricerca di alto livello, i cui risultati si possano riscontrare “al letto del malato” con terapie sempre più adeguate a curare le patologie. L’allestimento di una moderna piattaforma tecnologica che faciliti l’accesso alle prestazioni dei pazienti, dei loro familiari e caregiver, con la possibilità anche di introdurre servizi di telemedicina. Sono alcune delle novità che Gianni Bonelli (nella foto, ndr), dal 9 gennaio scorso nuovo direttore generale di Fondazione Mondino Irccs, vuole introdurre nello storico e prestigioso Istituto Neurologico Nazionale di Pavia. Le illustra nell’intervista rilasciata al settimanale diocesano “il Ticino” nel numero di venerdì 10 marzo. “Qui si respira un clima sereno, ma anche un grande senso di appartenenza a un Istituto che ha oltre un secolo di storia e rappresenta un importante punto di riferimento in Italia e in ambito internazionale – sottolinea Bonelli -. Una forte identità presente in tutte le componenti: medici, infermieri, personale tecnico e anche gli stessi sindacati. Non a caso al Mondino non si riscontrano i problemi di turnover presenti in altre strutture sanitarie: molti mi hanno raccontato di lavorare qui da oltre 20 anni e di essere contenti di continuare a farlo anche in futuro”. “La Fondazione Mondino – aggiunge Bonelli – è una struttura con grandi potenzialità: alcune si sono già manifestate, altre potranno essere ulteriormente sviluppate. Penso soprattutto al tema della ricerca, uno dei nostri punti di forza. A livello di ‘impact-factor’, l’indicatore legato alla pubblicazione degli studi sulle riviste scientifiche più autorevoli, siamo sopra la media nazionale: il Mondino si attesta sui 1.500 punti, tra i primi dieci Irccs nazionali, contro una media in Italia di 1.123 punti. Anche nel numero di citazioni, siamo sopra la media. Inoltre il trend di crescita dello stesso ‘impact-factor’ tra il 2021 e il 2022 ci colloca al terzo posto nella classifica italiana, con un più 140 per cento”.