Con quasi 300 procedure di angioplastica coronarica eseguite in urgenza nel 2021 per il trattamento dell’infarto acuto, il Policlinico San Matteo di Pavia si colloca al primo posto in Lombardia e al tredicesimo in Italia come volume di attività per questo tipo di interventi. E’ quanto emerge dai dati presentati dalla Società Italiana di Cardiologia Interventistica (GISE). La riapertura della coronaria, responsabile dell’infarto miocardico, con un palloncino seguito dall’impianto di uno “stent coronarico” costituisce una procedura di angioplastica salvavita per il paziente. Il laboratorio di emodinamica del San Matteo, a partire già dal 1998-1999, è punto di riferimento della provincia di Pavia (quasi 600 mila abitanti) per il trattamento di angioplastica primaria: negli ultimi 20 anni sono stati trattati più di 5 mila pazienti con infarto miocardico acuto. Durante la fase più acuta della pandemia il laboratorio è sempre rimasto attivo, essendo stato identificato come uno dei 13 “Macro-Hub” lombardi a cui centralizzare tutti i pazienti con emergenze cardiologiche, consentendo così di liberare risorse negli altri centri per curare i malati di Covid-19. La Struttura Semplice di Emodinamica, il cui personale medico è costituito dai cardiologi Marco Ferlini (attuale delegato per la Regione Lombardia della Società Italiana di Cardiologia Interventistica GISE), Alessandra Repetto, Barbara Marinoni e Valeria Gritti, fa parte della Struttura complessa di Cardiologia 1, diretta da Stefano Ghio, e fa parte del Dipartimento Cardiotoracovascolare diretto da Alessandro Locatelli.