L’obiettivo principale è prevenire, ed eventualmente reprimere, possibili illeciti di natura economico e finanziaria nell’attuazione dei progetti previsti dal Pnrr. Con questa finalità è stato firmato oggi, venerdì 8 luglio, un protocollo d’intesa tra l’Università di Pavia e il comando provinciale della Guardia di Finanza, considerato “un adeguato presidio di legalità a tutela delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. A sottoscrivere il documento sono stati il prof. Francesco Svelto, rettore dell’Ateneo pavese, e il colonnello Luigi Macchia, comandante provinciale delle Fiamme Gialle.. “Il significato principale di tale accordo è la considerazione di fondo che ‘prevenire è meglio che curare’ – ha sottolineato il colonnello Macchia -. I progetti previsti dal Pnrr vanno attuati in tempi brevi, entro il 2026. Nel caso in cui l’Ateneo pavese dovesse individuare campanelli d’allarme o potenziali opacità nei percorsi di realizzazione, potrà subito contattarci”. E’ un discorso che riguarda anche la vigilanza sulle imprese chiamate a svolgere i lavori. “Vogliamo che i nostri atti amministrativi siano i più trasparenti possibili sotto il profilo etico – ha affermato il rettore Svelto -. Nel giro dei prossimi 4-5 anni investiremo circa 200 milioni di euro in realizzazione di nuove strutture, tra Pnrr e altri finanziamenti: vogliamo che tutto si svolga all’insegna dell’efficienza e del rispetto delle regole”. “L’Università di Pavia sta prestando grande attenzione alla prevenzione dei fenomeni di corruzione – ha aggiunto Emma Varasio, direttore generale dell’Ateneo -. Da settembre un gruppo di lavoro affiancherà l’amministrazione per i progetti del Pnrr: attiveremo anche dei corsi di formazione del personale”.
(Nella foto, da sinistra, il colonnello Luigi Macchia, il rettore Francesco Svelto ed Emma Varasio, direttore generale dell’Università di Pavia)