“30 anni di cure palliative domiciliari in provincia di Pavia”

Nell'Aula Magna del Collegio Ghislieri di Pavia si è svolto il convegno promosso dall’Associazione Pavese per la Cura del Dolore “Lino Sartori”

“La nostra Associazione, in oltre 30 anni di attività, si è sempre mantenuta indipendente e onesta. Se ci va riconosciuto un merito, è quello di avere intercettato un bisogno della società”. Lieto Sartori, presidente dell’Associazione Pavese per la Cura del Dolore “Lino Sartori” (intitolata a suo padre), ha proposto la riflessione in apertura del convegno svoltosi sabato 11 giugno nell’Aula Magna del Collegio Ghislieri di Pavia. Un incontro dedicato ai “30 anni di cure palliative domiciliari in provincia di Pavia”: un’attività che vede impegnata la “Lino Sartori” sin dal 1990. “Non esistono malati incurabili ma solo persone bisognose di cure e conforto – ha sottolineato Lieto Sartori -, che meritano di vivere con dignità la parte finale della loro vita, a casa propria e circondate dall’affetto dei loro cari”. Sono più di 8mila i pazienti seguiti a domicilio dall’Associazione in 32 anni di impegno costante: “Negli ultimi due anni, caratterizzati dalla pandemia, siamo passati da una media di 500 malati assistiti a circa 800 – ha ricordato il presidente -. E’ una dato che conferma l’importanza delle cure domiciliari, riconosciute ormai come essenziali nei nuovi modelli sanitari”. Lieto Sartori ha ringraziato tre persone che hanno svolto un ruolo fondamentale per la nascita dell’Associazione: “Vittorio Bianchi, Roberto Burgio e Vittorio Ventafridda, pioniere delle cure palliative in Italia”. Sono stati numerosi gli interventi durante il convegno, moderato da Danilo Miotti.

(Nella foto, da sinistra, Lieto Sartori, Danilo Miotti e Pietro Verni)

SUL PROSSIMO NUMERO DE “IL TICINO”, NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI PAVIA E NELLE EDICOLE DI TUTTA LA PROVINCIA DA VENERDI’ 17 GIUGNO, TROVERETE UN SERVIZIO DEDICATO AL CONVEGNO PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE “LINO SARTORI”