E’ atterrata oggi, lunedì 8 novembre, all’aeroporto di Malpensa ed ha poi raggiunto il Collegio Borromeo di Pavia (nella foto, ndr), dove vivrà nei prossimi mesi. Grazie a una borsa di studio offerta dall’Università di Pavia e dallo stesso Collegio, una studentessa afghana di 26 anni, che si è brillantemente laureata in ingegneria alla Kabul Politecnic University e lavora da tempo nell’ambito dell’aiuto umanitario in Afghanistan (per il monitoraggio e la valutazione di progetti per la salute materno-infantile), potrà frequentare il Master Universitario Internazionale in Cooperazione e Sviluppo. Le lezioni inizieranno in questo mese di novembre. A giugno, a conclusione della didattica residenziale, la giovane potrà completare un tirocinio formativo presso Organizzazioni internazionali, ONG, Fondazioni, Istituti di Ricerca in Italia e all’estero.
La 26enne afghana ha contribuito, nel suo Paese, a fondare un’associazione per il sostegno di madri sole attraverso la promozione di piccole di imprese sociali. Da un paio d’anni voleva raggiungere Pavia per frequentare il Master. L’anno scorso è stata fermata dall’epidemia di Covid che ha chiuso le frontiere. Quest’anno ha dovuto fare i conti con il regime talebano. «Da quando, nel luglio scorso, è stata nuovamente selezionata per il Master, ha tentato in tutti i modi di raggiungere l’Italia. Ma quando in agosto la situazione politica e sociale dell’Afghanistan è precipitata, abbiamo temuto non riuscisse a raggiungerci – spiega il prof. Gianni Vaggi, direttore del Master –. Immediatamente lo staff dell’Università di Pavia, i docenti del Master e il Collegio Borromeo hanno contattato il Ministero degli Affari Esteri continuando a tenere un filo di comunicazione diretto con la ragazza che, con molta difficoltà, è poi riuscita a spostarsi in Pakistan dove ha ottenuto il visto di ingresso per l’Italia».