Sono stati tutti assolti nel processo di appello i sei imputati del caso di Punta Est, l’area alla periferia di Pavia nella quale alcuni appartamenti costruiti per diventare residenze universitarie erano stati poi messi sul libero mercato. Per la Procura di Pavia, che nel 2012 aveva aperto l”inchiesta, questa procedura avrebbe consentito di risparmiare sugli oneri di urbanizzazione.
Le accuse andavano da corruzione a truffa ed abuso d’ufficio. Nel processo di primo grado, svoltosi a Pavia tre anni fa, erano stati comminati complessivamente 17 anni di carcere ai sei imputati: l’ex vicesindaco Ettore Filippi. l’ex dirigente all’urbanistica del Comune di Pavia, Angelo Moro, il docente universitario Angelo Bugatti, il costruttore Ciro Manna, la moglie del professor Bugatti, Paola Coppi, e l’avvocato Elisabetta Masnata.
I giudici della seconda sezione della Corte d’Appello di Milano hanno ribaltato la sentenza di primo grado, assolvendo tutti perchè “il fatto non sussiste”. Sono stati revocati anche i risarcimenti previsti per le parti civili: l’Università, il Comune di Pavia e l’Udu (il Coordinamento per il diritto allo studio, un’associazione studentesca). “Sono un uomo delle istituzioni e dico che le sentenze si rispettano”, è stato il laconico commento del sindaco Mario Fabrizio Fracassi.