L’Enoteca regionale della Lombardia, che ha sede in Oltrepò pavese, ha un nuovo presidente: si tratta di Fabiano Giorgi (nella foto, ndr), produttore vinicolo ed amministratore delegato della “Giorgi Srl” di Canneto pavese (Pavia), presidente del Distretto del Vino di qualità dell’Oltrepò pavese e coordinatore della filiera agroalimentare del gruppo di Assolombarda. L’Assemblea dei Soci lo ha eletto all’unanimità, reputandolo “la figura ideale per proseguire nella valorizzazione del polo di eccellenza di Cassino Po e contribuire al suo rilancio ai tempi della pandemia”. L’Enoteca, che ha festeggiato da poco i sei anni di apertura, svolge oggi il ruolo di polo agroalimentare d’eccellenza rappresentando un nuovo standard di riferimento per il settore enogastronomico di livello: per questo motivo, i soci hanno reputato “fondamentale proseguire nell’opera di valorizzazione affidandosi ad una guida seria, capace ed esperta, uno dei protagonisti di spicco del mondo vitivinicolo oltrepadano molto conosciuto ed apprezzato anche all’estero”. “Ringrazio tutti i soci e il mio predecessore, fautore dell’idea di realizzare qui la prima Enoteca Regionale lombarda, per quello che rappresenta da secoli il nostro territorio in termini di cultura della vite e del vino – sottolinea Fabiano Giorgi –. Ringrazio anche Regione Lombardia per l’attenzione e il supporto che garantirà alla struttura: adesso è ora di incominciare subito a lavorare. Con il nuovo anno presenteremo un programma di rilancio che, oltre a valorizzare la struttura di Cassino Po come polo di eccellenza e biglietto da visita del nostro territorio in Lombardia, in Italia e nel mondo, faccia finalmente sbarcare l’Enoteca regionale a Milano”. “I produttori vinicoli si trovano oggi anche loro nel mezzo della crisi innescata dall’emergenza Covid, in una situazione estremamente complessa mai sperimentata nel periodo recente – sottolinea il nuovo presidente –. Anche come Enoteca occorre fin da subito lavorare per affrontare le difficoltà imposte dalla crisi e soprattutto per non farsi trovare impreparati quando ci saranno i primi segnali di ripresa. La valorizzazione del complesso di Cassino Po rappresenta una prova che voglio affrontare partendo da un modus operandi che mi ha sempre guidato nella vita e nel lavoro, basato sulla profonda convinzione che occorra puntare sulla valorizzazione dei concetti di collaborazione, sinergia di intenti, gioco di squadra e strategie condivise: solo così si potranno raggiungere gli obiettivi prefissati e fare dell’Enoteca un vero proprio ‘hub’ della produzione vinicola di eccellenza della Lombardia”.