Il Ghislieri dona un simulatore polmonare al San Matteo

Lo storico Collegio universitario Ghislieri di Pavia ha consegnato oggi al Policlinico San Matteo un ​simulatore polmonare avanzato, acquistato grazie alla raccolta fondi lanciata nei mesi scorsi per sostenere l’ospedale pavese impegnato a far fronte all’emergenza coronavirus. All’incontro hanno partecipato il rettore del Collegio Ghislieri, professor ​Andrea Belvedere; ​il presidente e il direttore generale della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, ​Alessandro ​Venturi e ​Carlo ​Nicora; il direttore scientifico della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, professor ​Giampaolo Merlini e il responsabile della Rianimazione del San Matteo, prof. ​Giorgio Antonio Iotti, ​entrambi Alunni del Collegio, e il prof. Francesco Mojoli, responsabile di Terapia Intensiva.
Grazie alla campagna di fundraising, promossa dal Collegio e dalla sua Associazione alunni con l’adesione di oltre 240 donatori​, sono stati ​raccolti quasi ​78 mila euro. Nel corso dello scorso mese di aprile, una parte della raccolta (circa 25 mila euro) era stata immediatamente destinata all’acquisto di ​tute ad alta protezione che sono state in parte usate e in parte messe da parte nel caso di un’eventuale seconda ondata dell’epidemia.
Sull’utilizzo della parte più consistente dei fondi raccolti, circa ​52 mila euro​, il rettore del Ghislieri, Andrea Belvedere, si è consultato con il responsabile delle Terapie Intensive del San Matteo ed ex alunno del Collegio, ​Giorgio Antonio Iotti, che ha proposto l’acquisto di un simulatore polmonare avanzato. Un consiglio arrivato dopo aver considerato diversi fattori: lo spirito del Ghislieri, incentrato sull’educazione universitaria, la tradizione e le capacità della scuola pavese di terapia intensiva nel campo della ventilazione meccanica e soprattutto il fatto che l’insufficienza respiratoria rappresenta il maggior problema clinico dei casi gravi di Covid-19 con necessità di supporto intensivo. La scelta è caduta su un ​simulatore polmonare avanzato, che oltre a essere un indispensabile strumento per fronteggiare l’emergenza, potrà essere impiegato nelle attività di formazione per gli “intensivisti” del Policlinico e nell’ambito dello sviluppo di nuovi protocolli di cura.
“​L’iniziativa del Ghislieri è un sostegno concreto e di prospettiva alla cura dell’infezione da coronavirus e di altre patologie, alla ricerca e anche alla formazione dei giovani medici – commenta il prof. ​Andrea Belvedere​, rettore del Collegio – ​È anche una conferma dell’impegno civile ghisleriano nei confronti delle esigenze del territorio, e il notevole risultato ottenuto testimonia la fiducia che i donatori hanno manifestato sin dal primo momento nei confronti della nostra Istituzione”​ .