Emergenza casa a Pavia, l’appello del Vescovo a conclusione del Giubileo: “Serve l’impegno di tutti”

di Simona Rapparelli

La celebrazione domenica 28 dicembre in Cattedrale

“Una delle emergenze più gravi che viviamo anche a Pavia riguarda l’abitazione”. È partendo da questo richiamo forte e concreto che il Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti, ha concluso l’Anno Santo 2025 nella Diocesi, durante la solenne celebrazione presieduta domenica 28 dicembre in Cattedrale.

Nel corso dell’omelia, il Vescovo ha indicato la questione abitativa come una sfida che interpella insieme Chiesa e città: troppe persone senza tetto, famiglie in difficoltà nel trovare affitti accessibili, lavori precari e sottopagati che rendono sempre più fragile il diritto alla casa. Da qui l’annuncio dell’opera-segno del Giubileo: la ristrutturazione e l’ampliamento del dormitorio della Caritas diocesana, per offrire maggiore accoglienza e condizioni più dignitose ai senza dimora, e l’auspicio di arrivare quanto prima alla realizzazione di un dormitorio femminile, con il coinvolgimento anche del Comune.

La celebrazione ha segnato la conclusione di un anno intenso per la Chiesa pavese, vissuto all’insegna della speranza e del pellegrinaggio. Mons. Sanguineti ha ricordato i Giubilei dedicati ai diversi gruppi di fedeli, i pellegrinaggi a Roma, le quattro chiese giubilari diocesane e il cammino spirituale di tante persone che hanno riscoperto la forza della fede, della riconciliazione e dell’Eucaristia.

Richiamandosi alla Santa Famiglia di Nazaret, il Vescovo ha sottolineato come la speranza cristiana non sia evasione dalla realtà, ma capacità di abitare le contraddizioni del presente, facendosi carità, accoglienza e attenzione alle fragilità. “Il Giubileo si conclude – ha affermato – ma non viene meno l’impegno a essere pellegrini e testimoni di speranza, con gesti concreti che sostengano la vita delle persone”.