Si è conclusa la prima campagna di scavi archeologici nel Piccolo Chiostro San Mauro della basilica del Ss. Salvatore, a Pavia. Nei due mesi di indagini sul campo sono state ritrovate numerose tombe con struttura in muratura (nella foto dell’ufficio stampa dell’Università Cattolica di Milano): uno spazio funerario prestigioso e ben organizzato, verosimilmente destinato a personaggi in vista della Pavia tardo longobarda, cristiana.
Le origini del Ss. Salvatore sono nobili: fu fondata intorno alla metà del VII secolo da un re longobardo, Ariperto I, e accolse le sepolture di vari sovrani. Poi il monastero, voluto da Adelaide moglie dell’imperatore Ottone I nel X secolo, con i suoi sviluppi moderni ne cancellò le tracce.
Ora un progetto di scavi e ricerche commissionato dalla parrocchia alla cattedra di Archeologia medievale dell’Università Cattolica di Milano (diretta dalla prof.ssa Caterina Giostra) vuole riportarne alla luce i resti, con il sostegno finanziario della Fondazione PLuSdi Basilea e il patrocinio del Centro di Ricerche REGIT – “RegnumItalicum” di Pavia.
“La collaborazione con la cattedra di Antropologia dell’Università Statale di Milano, guidata dalla prof.ssa Cristina Cattaneo, consentirà di studiare un importante campione del popolamento dell’epoca per indagarne lo stile di vita, le attività svolte, l’alimentazione – sottolinea la prof.ssa Caterina Giostra -. Le analisi archeo-genetiche in programma permetteranno di ricostruire le ascendenze biologiche, il grado di integrazione delle diverse componenti e le parentele. Sarà possibile raccontare tante storie individuali, familiari e di comunità, per tratteggiare un quadro della società preminente della Pavia longobarda, ancora poco nota”. Il prossimo anno è previsto il completamento delle indagini archeologiche, nella seconda metà del chiostro.