Il Concerto di San Carlo al Collegio Borromeo di Pavia

In programma “Sfida alla tastiera tra un pianista robot ed uno umano, con Roberto Prosseda vs Teotronico”

Questa sera, giovedì 7 novembre, alle 21, si terrà il Concerto di San Carlo, primo appuntamento della stagione musicale 2024-2025 Esplorazioni, organizzata dall’Almo Collegio Borromeo di Pavia (nella foto). “Sfida alla tastiera tra un pianista robot ed uno umano, con Roberto Prosseda vs Teotronico” vuole essere un confronto tra un pianista e un robot, Da una parte il maestro Roberto Prosseda, uno dei più importanti pianisti italiani, e dall’altra Teotronico, capace di suonare il pianoforte più velocemente di qualsiasi essere umano. Fu progettato e costruito nel 2008 con materiale di riuso da Matteo Suzzi, tecnico elettronico di Imola appassionato di robotica, è dotato di 53 dita capaci di muoversi con estrema destrezza.

“Roberto Prosseda – spiega il direttore artistico del Borromeo Alessandro Marangoni – è uno dei più importanti pianisti italiani, ricercatore di novità e inediti. In un’epoca segnata dall’Intelligenza artificiale e dallo sviluppo della robotica, ha voluto mettere in atto un progetto molto interessante che prevede una sfida tra un pianista umano e un robot che, attualmente, è il pianista robot più evoluto al mondo, dotato di una velocità eccezionale e di abilità tecniche straordinarie, capace di suonare in maniera prodigiosa ogni brano proposto. Il concerto vuole essere un dialogo vocale tra un grande pianista e Teotronico, un confronto tra intelligenza umana, in grado di suscitare emozioni, e di interpretare quanto lo spartito suggerisce, e IA. Il pubblico ascolterà musiche di Scarlatti, Mozart, Chopin, Rachmaninoff, Milhaud e sarà chiamato a valutare la diversa capacità di interpretazione di uomo e macchina”.

Teotronico è in grado di riprodurre qualsiasi file Midi su un normale pianoforte acustico. Può suonare il pianoforte sia riproducendo le partiture letteralmente, sia replicando interpretazioni di grandi pianisti, tratte dai rulli di pianola.

“L’idea – spiega Roberto Prosseda – è quella di spiegare il senso vero della musica classica a tutti. La presenza di un robot, che è quanto di più lontano di possa essere dal sapere interpretare con emozione la musica classica, può aiutare a capire le differenze tra riproduzione (quella che fa il robot) e interpretazione (quella che facciamo noi musicisti umani). In un’epoca in cui le macchine e l’informatica sembrano volersi appropriare di gran parte delle attività svolte dall’uomo, questa insolita sfida alla tastiera punta l’attenzione sull’importanza della creatività e delle emozioni come priorità assoluta del far musica, in opposizione all’algida esattezza delle esecuzioni del robot”.

Prosseda è particolarmente apprezzato nelle interpretazioni di Mozart, Schubert, Schumann, Chopin e ha recentemente guadagnato una notorietà internazionale in seguito alle incisioni Decca dedicate alla musica pianistica di Felix Mendelssohn, che ha inciso  integralmente in 10 CD. Dal 2005 suona regolarmente con alcune delle più importanti orchestre del mondo, tra cui London Philharmonic, New Japan Philharmonic, Moscow State Philharmonic, Santa Cecilia, Filarmonica della Scala, Bruxelles Philharmonic.

Il concerto sarà replicato, alla stessa ora, il 9 novembre all’Auditorium di Mortara.