Processo Adriatici, il Tribunale di Pavia chiede alla Procura di riformulare il capo di imputazione

Per la giudice Valentina Nevoso, nel comportamento dell'ex assessore di Voghera non può esserci stata legittima difesa

Il Tribunale di Pavia ha chiesto oggi, mercoledì 6 novembre, alla Procura di Pavia di riformulare il capo di imputazione da eccesso colposo di legittima difesa a omicidio volontario per Massimo Adriatici, ex assessore leghista alla sicurezza del Comune di Voghera (Pavia) : la sera del 21 luglio 2021 dalla pistola di Adriatici partì un colpo che uccise in piazza Meardi, nella città oltrepadana, il 39enne di origini marocchine Younes El Boussettaoui.

Secondo la giudice Valentina Nevoso (nella foto mentre legge l’ordinanza), infatti, non può esserci stata legittima difesa. La giudice ha elencato tutte le condotte di Adriatici che non giustificherebbero la legittima difesa. Anche in qualità di ex poliziotto, ha sostenuto, avrebbe potuto valutare meglio la situazione e sparare altrove, ad esempio alle gambe. Dopo aver letto le motivazioni, la giudice ha chiesto la riqualificazione del reato in omicidio volontario con dolo eventuale e quindi la trasmissione degli atti in Procura. Nella requisitoria di due settimane fa, il pubblico ministero Roberto Valli aveva chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi per eccesso colposo di legittima difesa, mentre gli avvocati della difesa avevano chiesto l’assoluzione. (ANSA)