“Uno studio ha dimostrato che per 1 euro investito nel Servizio sanitario nazionale, se ne ricava 1,8. E’ la dimostrazione che la sanità deve essere considerata una risorsa e un motore per l’economia, non solo un costo come avviene oggi”. Lo ha sostenuto Filippo Anelli, presidente nazionale degli Ordini dei Medici, intervenendo oggi, sabato 6 aprile, a Pavia al convegno sul tema “L’ambiente e la salute: le sfide che ci attendono. L’impegno dei medici in una prospettiva one health. Quali soluzioni?”. L’incontro, svoltosi nell’aula magna del Collegio Ghislieri, è stato organizzato dall’Ordine dei Medici di Pavia insieme a FnomCeo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) e alla Federazione regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia.
“Oggi in Italia dobbiamo fare i conti con una scarsa attrattività della professione medica – ha sottolineato Anelli -. Molti dei nostri migliori colleghi vanno all’estero, dove sono molto apprezzati. Poi serve più programmazione. Quest’anno nel nostro Paese andranno in pensione 15mila medici; lo si sapeva già dieci anni fa, quando però gli iscritti a Medicina furono ‘solo’ 10mila. Al contrario quest’anno gli iscritti a Medicina sono 20mila e nel 2034 i medici che andranno in pensione saranno 7mila. Se non si programma si rischia di passare dall’attuale ‘imbuto formativo’ a un ‘imbuto professionale'”.
Altro punto dolente è quello riguardante gli stipendi dei medici: “In Italia sono troppo bassi, e non in linea con la media europea – ha affermato Anelli -. Servono nuove risorse, ma anche la volontà di difendere il Servizio sanitario nazionale. Il regionalismo sanitario va ripensato, in termini di uguaglianza e solidarietà. Come medici abbiamo a cuore la salute dei cittadini: serve un ecosistema equilibrato e vivibile. I nostri Ordini professionali hanno un ruolo strategico: devono anche promuovere politiche della salute e stili di vita”.