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Papa Francesco: “la Repubblica Democratica del Congo soffre terribili forme di sfruttamento”

La prima tappa del viaggio in Africa del Pontefice, atteso anche in Sud Sudan

“Tormentata dalla guerra, la Repubblica Democratica del Congo continua a patire entro i suoi confini conflitti e migrazioni forzate, e a soffrire terribili forme di sfruttamento, indegne dell’uomo e del creato”. È la prima denuncia contenuta nel primo discorso oggi, martedì 31 gennaio, del Papa in Africa, nel Palais de la Nation di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, prima tappa del viaggio che lo porterà poi in Sud Sudan. “Sono felice di essere qui, in questa terra così bella, vasta e rigogliosa, che abbraccia a nord la foresta equatoriale, al centro e verso sud altipiani e savane alberate, a est colline, montagne, vulcani e laghi, a ovest altre grandi acque, con il fiume Congo che incontra l’oceano”, ha esordito Francesco: “Nel vostro Paese, che è come un continente nel grande Continente africano, sembra che la terra intera respiri. Ma se la geografia di questo polmone verde è tanto ricca e variegata, la storia non è stata altrettanto generosa”. “Questo Paese immenso e pieno di vita, questo diaframma d’Africa, colpito dalla violenza come da un pugno nello stomaco, sembra da tempo senza respiro”, il grido d’allarme del Papa, che a braccio ha denunciato “questo genocidio dimenticato che sta soffrendo la Repubblica del Congo”. ”E mentre voi congolesi lottate per custodire la vostra dignità e la vostra integrità territoriale contro deprecabili tentativi di frammentare il Paese, io vengo a voi, nel nome di Gesù, come pellegrino di riconciliazione e di pace. Ho tanto desiderato essere qui e finalmente giungo a portarvi la vicinanza, l’affetto e la consolazione di tutta la Chiesa cattolica”. “Ed imparare dal vostro esempio di pazienza, di coraggio e di lotta”, ha aggiunto a braccio. (M.N. – Agensir) (Foto Agensir)