Lo slogan è “Natale per tutti”. E’ lo spirito che accompagna l’iniziativa di solidarietà della comunità di Sant’Egidio di Pavia, che il 25 dicembre organizzerà tre “pranzi di Natale” ai quali saranno invitate circa 400 persone: senza fissa dimora, uomini e donne in situazioni di disagio economico, ma anche chi in città vive una condizione di profonda solitudine aggravatasi dopo il lungo isolamento a causa dell’emergenza Covid. “Il Natale non vuole essere una celebrazione rituale o una consolazione, ma una visione sul futuro”, ha spiegato oggi, mercoledì 14 dicembre, Maria Benotti, affiancata da Francesca De Nicola, Andrea Governato e Paola Ziliani (tutti volontari della comunità). “La sfida è far uscire di casa chi si è isolato nella pandemia e allo stesso tempo ricostruire un tessuto di legami e solidarietà. Per questo non ci piace quando si parla di ‘pranzi dei poveri’ o ‘degli ultimi’: il modo migliore di chiamarli è ‘pranzi per tutti'”. La novità di quest’anno è che i “pranzi di Natale” di Sant’Egidio a Pavia verranno organizzati soprattutto in periferia: oltre a uno in centro (a San Luca o al Carmine), gli altri due sono previsti alle parrocchie Don Orione e della Scala in zone decentrate della città. “Ma vogliamo raggiungere anche quelle che Papa Francesco chiama le periferie ‘esistenziali’ – aggiungono i volontari -: sabato 17 dicembre organizzeremo una festa al carcere di Torre del Gallo, il 23 e il 25 dicembre andremo a trovare gli anziani ospiti della casa di riposo Pertusati”. A cucinare i “pranzi di Natale” di Sant’Egidio a Pavia saranno i detenuti della locale casa circondariale. La comunità è da tempo impegnata in attività sociali, assistendo 121 famiglie con aiuti alimentari, seguendo 320 anziani e più di 150 minori alla “Scuola della Pace” del Crosione (un doposcuola). Inoltre, durante il 2022, in stazione sono state offerte un centinaio di cene a una 30ina di senza fissa dimora.
(Nella foto, da sinistra, Francesca De Nicola, Andrea Governato, Maria Benotti e Paola Ziliani)