“Siamo qui per rinnovare la Lega, non per distruggerla perchè altrimenti faremmo solo un piacere al centralismo romano. Ma tanta gente, nostri militanti, mi sta chiedendo da tempo ‘Bossi, fai qualcosa!’. E noi non potevamo stare fermi”. Lo ha dichiarato questa mattina, sabato 3 dicembre, Umberto Bossi, intervenendo al castello di Giovenzano (Pavia) al primo incontro pubblico del Comitato Nord che lui stesso ha fondato dopo il deludente risultato della Lega alle elezioni politiche del 25 settembre. “La Lega non può esistere senza un’identità chiara e forte. Abbiamo dato vita al ‘Comitato Nord’ per rinnovare la Lega, non per distruggerla”, ha ribadito Bossi. “Temevamo che tanta gente se ne sarebbe andata dalla Lega, non possiamo accettarlo senza fare niente”, ha aggiunto il “senatur”. Bossi ha anche detto che “non è accettabile che in Veneto il popolo leghista non possa nominare i propri dirigenti e sia guidato da un commissario imposto dall’alto”. Sulla situazione della Lega in Veneto è intervenuto anche Toni Da Re, già segretario della Liga Veneta: “alle ultime politiche abbiamo preso solo il 14 per cento e il Veneto è la regione in cui Fratelli d’Italia ha ottenuto il maggior risultato”. “Da oggi parte il lavoro per allargare il ‘Comitato Nord’ anche ad altre regioni”, ha sottolineato l’eurodeputato pavese Angelo Ciocca che con Paolo Grimoldi ha il compito di coordinare il nuovo organismo: “agli ordini!”, ha risposto Bossi con un sorriso, al che Ciocca gli ha replicato “Umberto, sei tu il capo!”. Alla riunione di oggi erano presenti anche alcuni leghisti “storici” come Giuseppe Leoni e gli ex ministri Roberto Castelli e Francesco Speroni, consiglieri regionali (tra cui il pavese Roberto Mura) il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, Roberta Marcone, assessore di Pavia e candidata domani, domenica 4 dicembre, alle elezioni provinciali della Lega in contrapposizione al segretario uscente Jacopo Vignati, e diversi amministratori locali. Circa un migliaio i presenti (alcuni non sono riusciti entrare nella sala), provenienti da buona parte delle province lombarde, ma anche da Piemonte, Liguria e Veneto. L’incontro (durante il quale hanno preso la parola anche rappresentanti del mondo dell’università, dell’agricoltura, della sanità e del lavoro) si è concluso con il “Va pensiero”, come ai tempi dei primi comizi di Bossi.
(Nella foto Umberto Bossi, seduto a destra, a fianco di Angelo Ciocca)