Nell’opera di un artista pavese tornano a “vivere” frammenti del Muro di Berlino. A realizzare la scultura è stato Fabio Tassi. L’idea è dell’avvocato Nicola Tilli, anche lui di Pavia. La presentazione, in anteprima in Italia, è in programma nel Castello di Tolcinasco (Milano), alle porte di Milano, alle 19.30 di venerdì 25 novembre. L’ opera propone l’abbraccio di due figure che, unendosi, simbolicamente sconfiggono le barriere che le dividono, mandando in frantumi il muro. E’ una sorta di icona itinerante: alta 2.70 metri, a base quadrata di 1,20 metri e del peso di 290 chili, ma smontabile proprio per consentirne gli spostamenti. E’ stato necessario oltre un anno di lavoro per Fabio Tassi che oggi, mercoledì 16 novembre, ha raccontato la sua creazione in un incontro svoltosi in Comune a Pavia, alla presenza del sindaco Mario Fabrizio Fracassi e dell’assessore Roberta Marcone (nella foto, ndr). L’avvocato Tilli nell’estate del 1990, portò a casa frammenti di calcestruzzo e filo spinato dal Muro di Berlino che non c’era più. Da quel giorno un’idea fissa, che ora è diventata realtà: fare in modo che quei frammenti potessero servire a gridare forte il no a ogni muro di divisione, percorrendo in lungo e in largo l’Italia e non solo. La stima e l’amicizia con Fabio Tassi, pavese come lui e definito da Tilli come un’artista perfettamente in grado di trattare la materia, hanno fatto il resto.