Nonostante i mesi difficili della pandemia l’Università di Pavia continua a crescere e a richiamare studenti da tutta Italia e dall’estero. Se l’anno scorso l’Ateneo pavese aveva già stabilito il suo record, quest’anno è stata superata la soglia dei 5mila nuovi immatricolati puri, cioè i ragazzi che si iscrivono per la prima volta nella loro vita a una Università. I dati aggiornati registrano 5.077 nuove immatricolazioni, in crescita del 3,4% rispetto all’anno passato e del 12,8% rispetto al 2019. Dal 2010 gli iscritti all’Ateneo pavese sono cresciuti del 24%, con un costante trend di crescita.
Le cifre, aggiornate al 18 ottobre, sono comunque soggette a essere ritoccate al rialzo, visto che esiste la possibilità di iscriversi fino a dicembre. E’ record anche per le iscrizioni alle lauree magistrali con 2.256 immatricolazioni di cui circa la metà provenienti da altri Atenei: la crescita annuale è del 7,6%. Il trend di crescita per le lauree magistrali è ormai consolidato e rispetto al 2013 gli avvii di carriera sono raddoppiati.
In totale, sono circa 8mila i nuovi studenti che varcheranno i cancelli dell’Ateneo pavese, fra matricole, lauree magistrali e trasferimenti. Un balzo in avanti del 26% rispetto ai numeri del 2010. Le regioni più rappresentate sono, dopo la Lombardia, il Piemonte con 459 matricole e a seguire Sicilia (208) e Puglia (158). Nutrita anche la presenza di nuovi studenti provenienti dall’estero, che (tra corsi triennali, a ciclo unico e lauree magistrali) è superiore alle 500 unità. Le nazioni estere più rappresentate sono Iran, India, Turchia e Pakistan. Scienze politiche e delle relazioni internazionali registra il numero maggiore di iscritti (375). A a seguire il corso in Farmacia (284), Comunicazione, innovazione, multimedialità (278), Scienze biologiche (278) e Medicina e chirurgia (244).
«Un grande risultato, che ci riempie di gioia e di orgoglio – spiega la professoressa Silvia Figini, delegato del rettore Francesco Svelto per l’orientamento in ingresso –. Credo che questo sia il frutto di un lungo lavoro, che va dal grande sforzo nella promozione dell’Ateneo. Senza dimenticare la velocità e l’efficienza che l’Università di Pavia ha dimostrato lo scorso anno nella riconversione dei corsi in modalità a distanza e la capacità che ha dimostrato di tenere un contatto costante e diretto con gli studenti».