Mentre a Travacò Siccomario (Pavia), la zia Aya Biran (nella foto ANSA, ndr) si sta preparando a partire per Israele, oggi, sabato 18 settembre, l’altro zio paterno Hagai Biran insieme alla moglie ha incontrato Eitan (unico superstite della tragedia del Mottarone) a Tel Aviv a casa del nonno materno, Shmuel Peleg, indagato insieme all’ex moglie Esther Athen Coen per il sequestro del bambino. E da questo incontro gli zii hanno ricavato un’impressione, a loro dire, allarmante sullo stato psicologico del nipote.
“Anche se Eitan appare in condizioni fisiche buone, è preoccupante notare nel piccolo chiari segni di istigazione e di lavaggio del cervello”. Lo sostengono gli avvocati della famiglia Biran in Israele, Shmuel Moran e Avi Chini, in base a quanto riferito loro da Hagai Biran, “il ritorno di Eitan a casa sua in Italia appare più urgente che mai – affermano i legali -. Purtroppo Hagai Biran e sua moglie ci hanno riferito che al termine dell’incontro sono rimasti preoccupati delle condizioni di Eitan”. “Per gli zii, – hanno aggiunto ancora – Eitan ha profferito frasi fuori dal loro contesto e messaggi inculcatigli che indubbiamente derivano dall’istigazione. Si tratta di un danno vero e proprio”. Gli avvocati hanno anche aggiunto: “contrariamente alla famiglia dei rapitori che riferiscono in tempo reale della vita del minore come se partecipasse ad un reality, noi e la famiglia Biran pensiamo che in questo momento la cosa più opportuna e necessaria sia dii proteggere la privacy e l’intimità di Eitan”. L’intervento dei legali e della famiglia Biran è arrivato in seguito ad una nota diffusa da Gadi Solomon, portavoce della famiglia Peleg in Israele, nel quale si dava notizia della visita degli zii paterni ad Eitan. “Questa mattina – ha detto Solomon – Hagai e sua moglie hanno visitato il piccolo nella casa di Shmuel Peleg. I due sono stati con Eitan in privato e hanno giocato con lui più di un’ora. Durante la visita è stato proposto loro di telefonare ad Aya in Italia o ai genitori di Amit, ma hanno preferito non gravare oltre Eitan”.
A Travacò Siccomario (Pavia), nell’abitazione degli zii paterni Or Nirko e Aya Biran, dove sino a sabato scorso ha vissuto Eitan, oggi si è vissuta una giornata di apparente tranquillità. Zia Aya si prepara a salire sull’aereo che la porterà in Israele in vista dell’udienza fissata per il 29 settembre. La partenza potrebbe avvenire già domani o lunedì, anche se il marito Or (che la raggiungerà più avanti) ha spiegato che si preferisce non indicare la data e l’ora del volo per garantire la privacy della moglie e della famiglia. La scelta del volo, dall’aeroporto di Malpensa, dipenderà anche dalle festività in corso per gli ebrei, come ha spiegato oggi l’avvocato Cristina Pagni, uno dei legali italiani della famiglia Biran.