Una persona non pericolosa, che aveva bisogno di essere aiutata, con due figli, uno di otto e una di cinque anni. E’ questo il modo in cui la sorella, appena rientrata dalla Francia, ha descritto Youns El Boussettaoui, l’uomo ucciso la sera di martedì 20 luglio a Voghera (Pavia) dall’assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici (autosospesosi dall’incarico) che si trova ai domiciliari con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa. E proprio del fatto che non sia in carcere, si è lamentata alla trasmissione “Zona Bianca” su Retequattro (nella foto l’intervista, ndr). “Gli hanno sparato in piazza davanti a tantissime persone. L’assassino si trova a casa sua, dorme bello riposato. Dove è la legge in questa Italia? “, “ma siamo in Italia o in una foresta?” ha detto in lacrime. “Aveva un fucile, aveva una pistola in mano mio fratello? Rispondetemi! No, mio fratello non aveva nessuna arma in mano. È stato ammazzato – ha aggiunto – davanti alle persone e questa persona si trova a casa sua. Io voglio sapere se qua in Italia ammazzare o sparare è una cosa legale”.
Sapeva che Youns dormiva per strada. “Si sente più tranquillo a dormire sulle panchine. L’altro giorno l’ha visto mio marito, è venuto a prenderlo” ha raccontato. Comunque la famiglia ha cercato di aiutarlo: “Abbiamo chiamato i carabinieri a Livorno Ferraris (in provincia di Vercelli, ndr), possono testimoniare. L’abbiamo portato all’ospedale ma è scappato dall’ospedale. I carabinieri di Livorno Ferraris hanno chiamato i carabinieri di Voghera per poter prendere Youns, non perché fa male a qualcuno, è per lui, per difendere mio fratello”. (ANSA)