Giovanna Pepe (nella foto) è il nuovo direttore dell’Unità Operativa Complessa Medicina Nucleare del Policlinico San Matteo di Pavia. Classe 1977, si è laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bari dove ha conseguito anche la specializzazione in Medicina Nucleare. Dopo una breve esperienza di attività clinica e di ricerca presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, ha lavorato presso l’IRCCS Humanitas di Rozzano.
Alla carriera medica ha anche saputo affiancare quella universitaria. Honorary Lecturer di medicina nucleare per l’Università degli Studi di Milano nell’anno accademico 2013-2014, è stata dal 2014 al 2020 tutor per gli studenti di medicina, professore a contratto nell’ambito del MED 36 per il corso di medicina e chirurgia (Medical School) e per il corso di infermieristica per Humanitas University, oltre che co-autrice di numerose pubblicazioni scientifiche di rilievo internazionale e di taluni capitoli di libri. Vanta inoltre un ottimo curriculum internazionale. Nell’aprile 2012, infatti, è stata invitata, in qualità di esperto per la IAEA (International Atomic Energy Agency), ad un workshop di formazione sull’implementazione della PET-TC nel piano di trattamento per radioterapia, organizzato a Cape Town, Sud Africa.
Nell’agosto 2014 ha curato una collaborazione scientifica e di supporto all’attività formativa degli specializzandi in medicina nucleare presso il King Faisal Specialist and Research Hospital di Ryadh, Arabia Saudita. Nell’aprile 2016 è stata ospite della National Chinese Oncology Conference di Hefei, Cina, per illustrare il modello del dipartimento funzionale “Cancer Center”. È attualmente membro della European Association of Nuclear Medicine and Molecular Imaging (EANMMI). “Questo incarico è per me motivo di orgoglio perché mi dà la possibilità di mettermi al servizio di un’istituzione piena di storia e prestigio, come il Policlinico San Matteo – commenta Giovanna Pepe, Direttore dell’Unità Operativa Complessa Medicina Nucleare -. È una bella sfida professionale che affronterò con dedizione, con grande slancio e con il proposito di contribuire ad innovare questa realtà già solida. Con i colleghi e i collaboratori inizio a tracciare un nuovo percorso orientato agli entusiasmanti sviluppi sia in campo diagnostico che terapeutico”.