Eitan dimesso dall’ospedale, è tornato a casa dagli zii nel Pavese

E' l'unico superstite della tragedia del Mottarone. Il sindaco Fracassi: "Lasciamolo tranquillo"

E’ arrivato in ambulanza intorno alle 10 di questa mattina, giovedì 10 giugno, a casa degli zii nel Pavese, Eitan, il bimbo di 5 anni che è l’unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone e che dal 23 maggio scorso era ricoverato all’ospedale Regina Margherita di Torino. Nel drammatico incidente di Stresa ha perso tutta la sua famiglia: il padre Amit Biran, 30 anni, la mamma Tal Peleg, 26 anni, il fratellino Tom e i bisnonni materni. Ora le sue condizioni sono molto migliorate. Proseguirà il percorso terapeutico dal punto di vista psicologico ed effettuerà future visite di controllo. Davanti alla villetta degli zii sono arrivati alcuni cronisti e la famiglia ha chiesto l’intervento dei carabinieri per tutelare la propria privacy.

 

IL RACCONTO DI UN VICINO 

 

“Sì, l’abbiamo visto arrivare questa mattina insieme alla zia. E’ bello che sia potuto tornare a casa, dopo quanto è successo”. E’ quanto ha dichiarato il vicino di casa degli zii di Eitan. “In passato l’avevo visto a casa degli zii, insieme al papà e alla mamma e a suo fratello”, ha aggiunto, non riuscendo a trattenere le lacrime per la commozione.

 

 

IL SINDACO DI PAVIA: “LASCIAMOLO TRANQUILLO”

 

“Credo che dopo tanto clamore, dovuto alla comprensibilissima partecipazione di tutti noi al dolore di Eitan e della sua famiglia, adesso debba subentrare il silenzio: un silenzio rispettoso, garbato, che preservi il bimbo da ulteriori traumi. Sono in stretto contatto con i suoi cari e anche da parte loro la richiesta di far calare l’attenzione è forte: me ne faccio portavoce”. Lo ha dichiarato oggi pomeriggio Mario Fabrizio Fracassi, sindaco di Pavia, dopo le dimissioni del bambino e il ritorno nella casa degli zii, vicino al capoluogo. “A Eitan, come sindaco e come uomo – ha aggiunto Fracassi -, sono felice di poter dire: bentornato a casa. Ho manifestato alla zia, a nome di tutta la città, la felicità per le dimissioni dall’ospedale, con un abbraccio e un bacio virtuale al piccolo. Non è ancora il momento di andare a trovarlo di persona: ci sarà tempo più avanti, quello di oggi è solo l’inizio di un percorso. È il momento, invece, di cercare di fargli il dono più prezioso, e in qualche modo più difficile: la tranquillità”.

(FOTO ANSA)