“La Commissione europea chieda la restituzione dei fondi europei agli eventuali responsabili di questa truffa”. Ad affermarlo è Angelo Ciocca (nella foto, ndr), eurodeputato pavese della Lega in merito all’indagine della Procura di Pavia riguardante il presunto caso di “vino adulterato”. Un’inchiesta nella quale sono indagati i vertici della cantina “terre d’Oltrepò” (presidente, vicepresidente e direttore), oltre a tre enologi.
“Non possiamo permettere che il lavoro di onesti produttori di eccellenze vitivinicole come i vini dell’Oltrepò Pavese venga nuovamente intaccato dall’ennesimo scandalo – continua Ciocca -. Per questo ho chiesto attraverso un’interrogazione parlamentare che la Commissione europea si costituisca parte civile e chieda al Consiglio d’amministrazione, qualora questa truffa sia accertata, la restituzione dei finanziamenti europei assegnati durante il loro mandato. Una vicenda su cui deve essere fatta chiarezza non solo a livello regionale, ma anche europeo perché i responsabili vengano individuati e paghino per il danno di immagine arrecato al territorio e per non aver saputo vigilare a dovere”.