Dopo l’approvazione del Documento Unico di Programmazione e del Bilancio 2021-2023, la Giunta Comunale ha deliberato all’unanimità l’avvio della sperimentazione volta alla creazione di un “polo dell’infanzia 0-6 anni”, con la concessione della gestione di un asilo nido e di una scuola d’infanzia. “L’Amministrazione – si legge in un comunicato diffuso stasera, martedì 22 dicembre – concede a un soggetto terzo, individuato con procedura di gara, la gestione del servizio, ma conserva la titolarità della funzione e ne mantiene la regia”.
Nella nota il Comune indica gli obiettivi che intende perseguire con questa operazione:
“- sperimentare un modello innovativo di servizio per l’educazione dalla nascita ai 6 anni, realizzando – tra i primi in Italia – quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 65 del 2017, con riguardo a un percorso che integri le esperienze educative per quella fascia d’età in un polo unico;
– mantenere la qualità/quantità dell’offerta pubblica di servizi educativi comunali per l’infanzia, in linea con l’offerta comunale attuale, grazie anzitutto a un capitolato d’oneri ben costruito e quindi a una costante azione di monitoraggio in corso d’opera e di accompagnamento per favorire i necessari passaggi”.
“La sperimentazione – prosegue il comunicato – non inciderà in alcun modo sull’offerta formativa, se non per la presenza di nuovi insegnanti ed educatori, e non inciderà in alcun modo sulle tariffe del servizio a carico delle famiglie, che rimarranno inalterate. Non ci saranno ripercussioni sugli insegnanti ed educatori comunali attualmente in servizio, che manterranno il loro posto di lavoro e che andranno a rinforzare gli organici delle strutture comunali a gestione diretta: il personale già assegnato alle strutture in concessione (10/11 persone) sarà infatti impiegato per integrare gli organici incompleti degli altri nidi e scuole dell’infanzia e per rinforzare gli organici in sofferenza”.
Sulla base di una relazione tecnica prodotta dagli Uffici, in cui si descrive la situazione dei servizi educativi comunali da qui al settembre 2021, la giunta ha individuato “nell’asilo nido Collodi e nella scuola d’infanzia Muzio – con sede in via dei Pollaioli, quartiere San Pietro – le strutture che beneficeranno della prevista sperimentazione. Il complesso di Via Pollaioli – asilo nido Collodi e scuola d’infanzia Muzio – è stato scelto in quanto ritenuto più rispondente alla realizzazione della prevista sperimentazione. Le strutture si trovano infatti in prossimità di altre realtà importanti del territorio: la scuola primaria Berchet, la biblioteca di quartiere, la sede decentrata Pavia Est e, tra quelle vicine, gli oratori San Pietro e San Carlo. Un contesto che ben si presta al progetto più ampio che si intende realizzare: ovvero promuovere anche servizi integrati in favore delle famiglie, valorizzando realtà e attività già presenti sul territorio (biblioteche di quartiere, associazioni di promozione sociale, oratori). La scelta va anche nella direzione di investire nelle periferie, tema molto caro all’Amministrazione”.
“Con questa rimodulazione non più prorogabile il Comune di Pavia ha come obiettivo quello di salvaguardare e garantire un servizio che, seppur dimostri criticità e anomalie ben note, è pur sempre un punto cardine all’interno dell’offerta formativa globale del territorio – ha dichiarato l’assessore all’Istruzione, Alessandro Cantoni -. Con la sperimentazione, anche sulla base della positiva esperienza rappresentata dal nido Bolocan, siamo certi d’aver raggiunto un risultato che porterà soddisfazione ai nostri piccoli utenti, alle loro famiglie e non da ultimo al nostro personale educativo comunale”.
“Voglio mandare un messaggio chiaro alle famiglie: non cambierà assolutamente nulla in termini di qualità del servizio – ha aggiunto il sindaco, Mario Fabrizio Fracassi -. Questa scelta è stata maturata dopo un anno e mezzo di studi e valutazioni su come migliorare il servizio attualmente erogato, mantenendo le 15 strutture attive in città. Ci saranno nuovi insegnanti ed educatori che andranno a potenziare l’offerta educativa rivolta ai nostri bimbi. Ecco la sola novità”.