Venerdì 22 novembre al Teatro Fraschini di Pavia alle ore 20 debutta Rigoletto di Giuseppe Verdi, opera prodotta dalla Fondazione Teatro Fraschini per la Stagione 2024/25. Prima replica domenica 24 novembre alle ore 15.30. Matteo Marziano Graziano firma la regia, alla guida dei Pomeriggi Musicali sarà Alessandro D’Agostini. Le scene sono di Francesca Sgariboldi, i costumi di Laurent Pellissier, le luci di Cristian Zucaro. Maestro del Coro Diego Maccagnola. Il Coro di OperaLombardia e l’Orchestra I Pomeriggi musicali.
L’opera di Giuseppe Verdi, dopo il debutto veneziano, fu un immediato successo: il compositore, insieme al librettista, aveva saputo ben interpretare il soggetto di Victor Hugo, creando un personaggio dall’aspetto deforme ma ricco di umanità, vittima di un destino avverso, figura che incarna bene e male insieme, fulcro dell’intera vicenda. Con questo melodramma il musicista inizia un nuovo percorso che sfocia nella “trilogia popolare” (con Traviata e Trovatore).
Firma la regia l’eclettico Matteo Marziano Graziano, anche performer e coreografo. Dal 2024 è direttore di prova e assistente di regia presso la Deutsche Oper Berlin. Alessandro D’Agostini dopo il diploma in pianoforte, direzione d’orchestra, composizione e computer music, si è perfezionato con Giorgio Nottoli all’Accademia Chigiana di Siena e con Konstantin Bogino, Trio Čaikovskij. Per la direzione d’orchestra, è stato allievo di Piero Bellugi e Massimo de Bernart, del quale è stato l’ultimo assistente. Il ruolo di Rigoletto sarà sostenuto da Giuseppe Altomare, baritono di fama internazionale.
La regia di Matteo Marziano Graziano si articola attorno al tema della spaccatura, che emerge con forza in ogni aspetto dell’opera, dai personaggi alle scene, fino ai costumi. Il termine spaccatura deriva dal longobardo spahhan e significa fendere, creare crepe in qualcosa. Verdi, con quest’opera, pone una luce critica su una società profondamente guasta, corrotta e divisa, dove l’assenza di moralità nei confronti delle donne, la mancanza di compassione verso i corpi diversi, e la ricerca sfrenata del potere personale a costo della corruzione e dei favoritismi, rivelano un mondo in cui i valori umani sono stati irrimediabilmente compromessi.
Il concept dell’allestimento non vuole essere un semplice atto di denuncia, ma piuttosto un invito a una riflessione profonda sulla nostra società contemporanea, sui nostri angoli ciechi e sulle crepe che ancora oggi dobbiamo sanare.
Il cast è formato da Giuseppe Altomare (Rigoletto), Paride Cataldo (Il Duca di Mantova), Bianca Tognocchi (Gilda), Mattia Denti (Sparafucile), Victòria Pitts (Maddalena), la contessa di Ceprano (Lara Rotili), Lorenzo Liberali (Marullo), Raffaele Feo (Matteo Borsa), Graziano Dallavalle (Il Conte di Ceprano), Federica Cassetti (Paggio), Marco Tomasoni (Usciere).