Lotta all’usura, firmato un protocollo d’intesa alla Prefettura di Pavia

L’accordo punta infatti a far emergere tempestivamente situazioni di difficoltà

Lotta dichiarata all’usura con l’obiettivo di incrementare gli strumenti di sostegno alle microimprese e alle famiglie in momentanea difficoltà, nonché di prevenire l’infiltrazione e la diffusione di fenomeni criminali legati all’usura e all’estorsione, gravi minacce per gli operatori economici, per gli equilibri di mercato e per il rispetto delle regole della concorrenza. Questo, in estrema sintesi, lo scopo del protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura e del racket sottoscritto oggi, martedì 29 ottobre, a Palazzo Malaspina (nella foto l’incontro), dal prefetto di Pavia, Francesca De Carlini, e dal presidente della Commissione Regionale dell’Associazione Bancaria Italiana, Alessandro Azzi, che ricalca l’Accordo quadro nazionale del 2007, aggiornato il 16 novembre 2021, tra il ministro dell’Interno e il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI). La sottoscrizione del protocollo, presenti il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pavia, Fabio Napoleone, i vertici delle Forze dell’Ordine, il presidente della Provincia, Giovanni Palli, il sindaco di Pavia, Michele Lissia e il rappresentante della filiale locale della Banca d’Italia, oltre ai rappresentanti del mondo economico, sociale e sindacale, “è avvenuta – sottolinea un comunicato della Prefettura – in un consesso istituzionale imprescindibile per tracciare le necessarie strategie di contrasto ad ogni forma di illegalità e definirne i momenti essenziali. Le denunce non servono soltanto per accedere al Fondo nazionale ma anche per avviare un procedimento penale nei confronti degli estorsori e degli usurai. Il contributo della vittima, dal momento della denuncia è fondamentale per l’attività di contrasto”.

“Denunciare vuol dire affrancarsi dalla criminalità, riappropriarsi della propria libertà e dignità personale”: così il prefetto Francesca De Carlini nel sottolineare la necessità di imprimere un cambiamento di passo sulla sensibilizzazione e attenzione a tali fenomeni. In tal senso rileva la sottoscrizione del documento da parte della Camera di Commercio di Pavia e l’adesione di Associazioni di categoria, Organizzazioni sindacali, Terzo settore e Ordini professionali, “con il comune intento di contribuire a rafforzare la sensibilità di cittadini ed imprese e la rete territoriale a sostegno dell’economia sana e concorrenziale”: l’accordo punta infatti a far emergere tempestivamente situazioni di difficoltà, sulla base di una accresciuta fiducia verso le Istituzioni, incentivando le denunce a tutela del sistema economico produttivo nel suo complesso e facilitando l’accesso alle informazioni (https://prefettura.interno.gov.it/it/prefetture/pavia/vittime-usura e https://prefettura.interno.gov.it/it/prefetture/pavia/vittime-estorsione) e i contatti, anche con gli istituti di credito. Il Fondo nazionale di solidarietà prevede, infatti, per la vittima dell’usura un’elargizione premiale, senza obbligo di restituzione, a titolo di ristoro del danno patrimoniale subito, nonché l’accesso ad un mutuo decennale a interessi zero per il rilancio dell’attività economica in un contesto di legalità.

“Le recenti operazioni delle Forze dell’Ordine e il punto della situazione odierno confermano come i fenomeni estorsivi siano presenti nella nostra provincia. L’usura non deve sottovalutata e l’attivazione di una rete territoriale pubblica e privata ha lo scopo di promuovere e favorire consulenza, vicinanza e conoscenza per il contrasto di tale odioso fenomeno”, ha commentato il prefetto Francesca De Carlini a margine dell’incontro.