Lidia Decembrino: “Pavia più sicura e pulita. Grande attenzione a bambini e anziani”

La direttrice di Pediatria a Vigevano, è in lista con “Pavia Ideale” a sostegno della candidatura a sindaco di Alessandro Cantoni

“Il fatto di essere medico mi aiuta ad interpretare meglio il ruolo politico come servizio alle persone, distanziandomi dalle strategie dei partiti. E’ una professione che mi induce sempre ad esprimere uno spirito di concretezza, individuando rapidamente i problemi e cercando di raccogliere le energie necessarie per risolverli”. Lidia Decembrino, direttore dell’unità di Pediatria e Nido all’ospedale di Vigevano, è di nuovo protagonista sulla scena politica locale: il suo nome è presente nella lista di “Pavia Ideale”, nella coalizione di centrodestra a sostegno della candidatura a sindaco di Alessandro Cantoni.

 

Cosa l’ha spinta a candidarsi ancora per il consiglio comunale?

 

“Sono state presente nelle ultime due consigliature a Palazzo Mezzabarba: prima nei banchi dell’opposizione ai tempi del sindaco Depaoli, poi in maggioranza con Fracassi. Mi ricandido prima di tutto per non deludere i tanti amici ed elettori che hanno riposto in me la loro fiducia negli ultimi dieci anni, sostenendomi sempre con il loro appoggio. Far parte di una assise così importante come il consiglio comunale di Pavia, la città dove ho deciso di vivere, è un ruolo di grande importanza. In caso di elezione, metterò la mia esperienza al servizio della collettività”.

 

Perché ha scelto di entrare nella lista di “Pavia Ideale”, il movimento civico vicino ad Alessandro Cantoni?

 

“Per la stima che nutro nei confronti di Cantoni: una figura empatica e attrattiva, in grado di far convergere molti consensi verso il centrodestra. La nostra è una squadra bella ed eterogenea, con una pluralità di pensieri e professioni. Tra di noi si è creato un bel clima, con tanta voglia di fare bene nell’interesse di Pavia e dei suoi abitanti. Coltivo da anni la passione della politica, nella convinzione che una buona amministrazione possa contribuire al benessere e alla crescita di una comunità”.

 

Torniamo alla sua professione di medico: in che modo può esserle utile nella sua attività amministrativa?

 

“A diversi livelli. Pensiamo, ad esempio, al sostegno che va garantito ai tanti giovani che soffrono situazioni di disagio in una società in crisi come la nostra, tra la faticosa ripresa del post-pandemia, le guerre che purtroppo stiamo vivendo, e la perdita di valori morali che coinvolge tante famiglie. Anche a Pavia vanno pensate zone educative per i ragazzi, per liberarli dalla dipendenza da sostanze dopanti e anche dalle tecnologie. Inoltre, tenuto conto del fenomeno sempre più diffuso della denatalità, vanno creati servizi per le giovane coppie che scelgono di vivere a Pavia ed hanno il desiderio di crearsi una famiglia”.

 

E gli anziani e le persone fragili?

 

“Anche loro necessitano di grande attenzione e un aiuto concreto. Pensiamo a quanti over 65 abitano a Pavia. Va garantita, prima di tutto, un’assistenza sanitaria adeguata. Tra i miei obiettivi figura anche la realizzazione di un ospedale di comunità, dedicato soprattutto agli anziani e ai soggetti fragili che devono restare il meno possibile nelle strutture per pazienti acuti. Vanno create anche figure come gli infermieri di quartiere, per incentivare le cure a domicilio. Auspico una forte sinergia tra il Comune e le realtà sanitarie della città”.

 

Più volte lei ha sottolineato la necessità di migliorare i parchi gioco cittadini…

 

“Chi si occupa di politica deve avere una visione a medio-lungo termine, pensando ai grandi progetti per il futuro. Ma serve anche una concretezza di azione per dare risposte immediate: tra queste figurano anche i servizi per i bambini e le famiglie. Diversi parchi gioco vanno resi più accoglienti: qualcosa è stato fatto negli ultimi anni, ma non basta”.

 

Come vivrà le prossime settimane di campagna elettorale?

 

“E’ un’esperienza che affronto come se si trattasse di una gara sportiva, che necessita di tante energie e spirito di sacrificio. Per ora mi sono dedicata soprattutto all’ascolto, per recepire le esigenze dei cittadini. E’ emersa in particolare la richiesta di una Pavia più pulita e sicura. C’è il fenomeno delle baby gang da arginare, e vanno rese meno a rischio alcune aree della città come la stazione ferroviaria, il Centro commerciale Minerva e Piazza del Lino. Il nostro programma prevede un maggior controllo del territorio con una presenza più diffusa della polizia locale, impianti di videosorveglianza e una città più illuminata. Andrà affrontata con maggiore incisività anche il problema dei minori non accompagnati”.

 

Come vede il futuro di Pavia?

 

“Dobbiamo puntare su un’innovazione tecnologica sostenibile: il modello è quello del Parco Cardano, per il quale arriveranno finanziamenti importanti. Le altre due grandi risorse della città restano, naturalmente, una sanità di assoluto valore e un turismo che, grazie a un patrimonio storico-artistico con pochi eguali, fa di Pavia una delle capitali italiane in questo settore. Pavia può essere considerata una Oxford italiana per il suo modello universitario, ma anche una Grenoble per le sue eccellenze tecnologiche”. (A.Re.)