“Cosa possiamo fare? Stiamo qui e guardiamo?”. La professoressa Anna Ferrando (nella foto, ndr) ha rievocato una frase pronunciata da Tina Anselmi, durante la lotta partigiana nel 1944, per concludere la sua orazione ufficiale alla cerimonia del 25 aprile in Piazza Italia a Pavia. Ha raccolto tanti applausi l’intervento della docente in storia transnazionale della cultura nell’Italia contemporanea al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Ateneo pavese. Un discorso appassionato di fronte ad una Piazza gremita, ricco di riferimenti storici con il ricordo di grandi personaggi che hanno pagato con la vita il loro antifascismo, come Giacomo Matteotti e il pavese Ferruccio Ghinaglia. Una domanda, quella posta da Ferrando, rivolta anche alla società in cui viviamo oggi, tra “guerre e contraddizioni, con una crescente disaffezione per la politica”. “La Resistenza antifascista è la nostra Costituzione”, ha sottolineato ancora Ferrando.
Prima di lei era intervenuto anche il sindaco Mario Fabrizio Fracassi: “Proviamo sgomento di fronte a ogni conflitto. Pensiamo ai bambini, alle donne e agli uomini che oggi vivono la tragedia della guerra”.
In precedenza, in PIazza del Carmine, l’Anpi aveva letto il monologo dello scrittore Antonio Scurati che la Rai non ha voluto mandare in onda, al centro della polemica politica negli ultimi giorni