E’ stata aggiornata a giovedì prossimo, 15 dicembre, l’udienza preliminare in corso a Pavia, davanti al gup Pietro Balduzzi, nei confronti di Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, il bimbo di 7 anni unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, e del presunto complice Gabriel Alon Abutbul, entrambi accusati del rapimento del piccolo avvenuto l’11 settembre 2021, quando aveva 6 anni e venne portato in Israele. Oggi martedì 13 dicembre, è stata formalizzata in aula l’istanza di patteggiamento, con l’ok dei pm, della difesa di Peleg (avvocati Sara Carsaniga e Mauro Pontini), che ha già risarcito il nipote versando poco più di 50mila euro per studi e cure. Il patteggiamento ad una pena sospesa di un anno e 8 mesi è relativo ai reati di sequestro di persona aggravato e sottrazione di minore all’estero, mentre sulla terza accusa, l’appropriazione indebita del passaporto del piccolo, la stessa Procura ha chiesto il non luogo a procedere. Intanto, dopo il risarcimento, il legale del minore, l’avvocato Fabrizio Ventimiglia, ha revocato la costituzione di parte civile nei confronti di Peleg. Il gup dovrebbe esprimersi sul patteggiamento tra due giorni, mentre l’altro imputato deve ancora decidere se accedere ai riti alternativi o andare avanti con l’udienza preliminare, anche perché, a quanto si è saputo, la sua difesa contesta in particolare l’accusa di sequestro. Nei suoi confronti resta come parte civile il legale del bambino e si è costituita anche Aya Biran, zia paterna di Eitan, che rimane parte civile pure nei confronti di Peleg, anche perché i suoi avvocati ritengono non congrua l’entità della pena del patteggiamento. La scelta di patteggiare viene ritenuta dai legali del nonno una strada intrapresa soprattutto nell’interesse del bambino e del suo rapporto con Peleg, che comunque in questi mesi ha mantenuto con lui rapporti telefonici. (ANSA)