60 violazioni al testo unico sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro contestate ad imprenditori e tecnici della sicurezza per importi superiori a 210mila euro; 14 persone denunciate all’autorità giudiziaria di Pavia; 6 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni sulla sicurezza e l’impiego di 3 lavoratori in nero, tra i quali uno sprovvisto di regolare permesso di soggiorno. Sono i risultati di una vasta operazione dei carabinieri in tutta la provincia di Pavia, incentrata sul rispetto della normativa in tema di sicurezza nei cantieri edili, aumentati considerevolmente nell’ultimo periodo con le agevolazioni fiscali del Superbonus del 110%.
I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Pavia ed i colleghi del Nucleo Operativo del Gruppo per la Tutela del Lavoro di Milano, con la collaborazione del Comando Provinciale dell’Arma e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Pavia, hanno controllato oltre 30 aziende impegnate nei cantieri di Pavese, Oltrepò e Lomellina: tra esse una società con sede in Romania che operava con manodopera in nero e con distacchi irregolari di lavoratori.
E’ stata anche richiesta la sospensione della concessione edilizia per un cantiere dove operava una società priva del Durc (il Documento Unico di Regolarità contributiva). Le violazioni più ricorrenti hanno riguardato la mancata predisposizione del piano operativo di sicurezza, l’esecuzione di lavori in quota senza utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e collettivi, l’omessa protezione delle aperture verso il vuoto con concreto pericolo di caduta, l’utilizzo di attrezzatura non conforme e la mancata visita medica e formazione dei lavoratori.
(La foto è dell’ufficio stampa dei carabinieri di Pavia)