A partire dal 2 di agosto sarà possibile effettuare le visite mediche necessarie per essere assunti nei campi e nelle vigne della provincia di Pavia in vista della vendemmia 2022 grazie all’impegno di C.I.M.I-A.V., l’ente bilaterale agricolo costituito su iniziativa delle organizzazioni agricole Confagricoltura, Coldiretti e Cia e dei sindacati dei lavoratori Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil che sostiene imprese e lavoratori per quanto riguarda le assunzioni della manodopera nel periodo della vendemmia e più in generale della raccolta dei prodotti agricoli. Le visite si svolgono alla sede Co.Pro.Vi di Casteggio, è necessario prenotare chiamando il 366.4599068 e lo 0382.35409.
Diritti per i lavoratori agricoli e tutele per le aziende
“La vendemmia è un appuntamento storico su cui C.I.M.I. pone la sua attenzione ogni anno – commenta Alessandro Cerioli, di FAI CISL Pavia-Lodi -. L’ente bilaterale, infatti, offre queste prestazioni a lavoratori e aziende iscritte: l’ente fa così da ‘stampella’ al settore fornendo valore aggiunto e cercando di migliorare il lavoro agricolo, che negli ultimi anni è stato rivalutato parecchio anche grazie ai nostri interventi di tutela”.
L’ente bilaterale C.I.M.I., infatti, è nato anche per integrare la prestazione su malattia, infortunio e maternità dei lavoratori e delle lavoratrici che operano nel settore agricolo e fornisce, tra le altre cose, l’indennità di licenziamento per chiusura o diminuzione dell’attività.
L’importanza delle relazioni partecipate
“Oggi il lavoratore agricolo ha diritto ad una integrazione della prestazione Inps che viene pagata direttamente tramite le quote associative dell’ente bilaterale – puntualizza ancora Cerioli -; questo è importante, perché in agricoltura ci sono aziende di grandi dimensioni ma esiste anche una parcellizzazione dei lavoratori in tante piccole aziende che di fronte ad eventi di infortunio e malattia non hanno capienza economica per tutelare i dipendenti. E’ indispensabile per noi, come sindacato, trovare una camera di compensazione che accoglie le proposte che portiamo avanti: le relazioni partecipate ci aiutano a tutelare i diritti e spesso, in caso di aziende piccole e a conduzione familiare, il rischio di non trovare spazio per muoversi c’è. Con C.I.M.I. tuteliamo i diritti che servono al mondo agricolo per non essere da meno rispetto ad altri settori”.
“Manca personale formato”
“Oggi operano nel settore agricolo della provincia di Pavia 1.600 lavoratori a tempo indeterminato e circa 5.000 lavoratori a tempo determinato, di cui circa 3.000 hanno un reddito agricolo stabile – fa sapere Alessandro Cerioli -. Nel mondo agricolo il contratto provinciale è più importante del contratto nazionale e gode di tutele maggiori a livello economico. Il problema è che la manodopera manca in tutto il comparto, sia in quello agricolo che della trasformazione: il settore necessita di addetti qualificati e c’è carenza, a mio avviso, di dialogo tra scuola e mondo del lavoro”.