Sono state denunciate 170 persone in provincia di Pavia, in quanto ritenute responsabili di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. L’indagine, scattata l’anno scorso, è stata realizzata dai Carabinieri del Comando provinciale di Pavia insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro. Uno degli indagati, sorpreso in flagranza di reato, è stato arrestato.
I provvedimenti hanno riguardato 30 cittadini italiani e 140 stranieri (128 romeni, 4 nigeriani, 2 egiziani, 2 marocchini, 1 peruviano, 1 albanese, 1 guineiano e 1 camerunense). Tutti sono ritenuti responsabili (a vario titolo e alcuni in concorso tra loro) dei reati di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e percezione indebita, tentata o consumata, del redditi di cittadinanza.
Dall’inchiesta dell’Arma è emerso che alcuni degli indagati hanno agito in concorso tra loro “organizzando una vera e propria organizzazione criminale finalizzata all’ottenimento illecito del reddito”. Le persone denunciate hanno presentato documenti falsi, tra cui attestazioni di soggiorno permanente per cittadini dell’Unione Europea emesse dal Comune di Milano palesemente contraffatte. I redditi di cittadinanza percepiti illecitamente ammontano a una cifra di circa 490.500 euro.