Due mandati di cattura internazionali, chiesti dalla Procura di Pavia, sono stati emessi nei confronti del nonno materno del piccolo Eitan, Shmuel Peleg, e dell’uomo di 50 anni, G.A.B., israeliano, che era alla guida della macchina con cui il bambino, che viveva con gli zii paterni a Travacò Siccomario (Pavia), fu portato a Lugano lo scorso 11 settembre per essere imbarcato su un aereo privato con destinazione Tel Aviv. Il piccolo, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone in cui ha perso i genitori, il fratellino e i bisnonni, è al centro di una contesa tra due rami familiari. “Aspettiamo di vedere cosa succederà a livello internazionale, ossia la risposta delle autorità israeliane sul mandato d’arresto internazionale e poi procederemo con la chiusura indagini e con la richiesta di processo”. Lo ha detto all’ANSA il procuratore facente funzioni della Procura di Pavia Mario Venditti a proposito dei mandati di cattura internazionali nei confronti del nonno materno del piccolo Eitan, Shmuel Peleg, e dell’autista. Il procuratore ha precisato che l’ordinanza di custodia cautelare che attiva il mandato d’arresto dovrebbe essere già stata “trasmessa” dalla Procura generale di Milano al ministero della Giustizia. (ANSA)