Un nuovo centro diurno e corsi di formazione dedicati agli operatori volontari. Sono le prime attività che partiranno tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 e nate dal confronto promosso dal nuovo Tavolo delle Fragilità, voluto dal comune di Pavia (Assessorato dei Servizi Sociali) insieme con diverse realtà che operano nel mondo del volontariato: vi partecipano La Caritas diocesana di Pavia, la Casa del Giovane, La Croce Rossa di Pavia, il Cisom, la parrocchia del SS. Salvatore con il Piccolo Chiostro e con la Mensa del Fratello, la Mensa di Canepanova e la comunità di Sant’Egidio di Pavia. Lo scopo è quello di creare una rete virtuosa che possa rispondere concretamente a bisogni differenti: “Al centro diurno potranno rivolgersi tutti, senza requisiti particolari – ha commentato l’assessore ai Servizi Sociali Anna Zucconi durante la conferenza stampa di presentazione e firma del nuovo protocollo, svoltasi in comune nella tarda mattinata di giovedì 5 agosto -. Vogliamo intercettare tutte le fragilità, dalla famiglia in difficoltà, all’anziano solo, alla persona rimasta senza lavoro. Le risposte alle problematiche arriveranno dal comune e dalle associazioni coinvolte, che aumenteranno nell’arco dei prossimi mesi. Nel discorso comprendo anche le parrocchie, una risorsa sempre molto importante”.
“Mi colpisce tanto anche la fragilità educativa in cui stiamo scivolando – sottolinea il sindaco Fracassi -: succede in tutta Italia, quindi anche qui a Pavia, che ci siano ragazzi in giro per le città senza meta, sempre in rissa e incapaci di impiegare il loro tempo in obiettivi positivi. Ci sono anche loro tra le fragilità che vogliamo affrontare”.
“Lo spazio del centro diurno sarà importante per poter creare un ponte tra generazioni, per dare spazio, vita, lavoro e futuro”, il commento di don Franco Tassone.
Il protocollo stilato da comune e associazioni prevede anche momenti di formazione per i volontari durante i quali sarà possibile apprendere anche i percorsi di sostegno e aiuto già attivati dal comune di Pavia e capire come poter
organizzare risposte concrete per gli utenti che si rivolgeranno al centro diurno.