Il “Comitato territoriale Pavia – Lodi” della Confcooperative Milano e dei Navigli interviene in merito all’inchiesta della Procura di Pavia sui presunti “appalti truccati” per i servizi ambulanze che ha portato anche all’arresto di Michele Brait (direttore generale di Asst Pavia, poi sospeso dall’incarico da Regione Lombardia). “Apprese le notizie inerenti all’avvenuto arresto di figure apicali di Asst Pavia e degli Amministratori di una impresa cooperativa operante nell’ambito socio-sanitario locale, seppur non appartenente al nostro territorio – si legge nella nota -, il ‘Comitato territoriale Pavia – Lodi’ della Confcooperative Milano e dei Navigli tiene a ribadire pubblicamente, attraverso i propri rappresentanti, l’importanza del rispetto dei minimi tabellari che caratterizzano il lecito costo del lavoro in qualunque circostanza. Giova ricordare che i parametri inerenti alla relazione tra inquadramenti dei lavoratori e costi orari normativamente riconosciuti, nell’ambito del CCNL di riferimento, sono frutto di contrattazione tra le parti sociali, datoriali e sindacali, avvallati dal Ministero del Lavoro e depositati presso gli Istituti di competenza. Questi parametri devono necessariamente essere, sempre, il faro illuminante di ogni procedura di evidenza pubblica oltre che di virtuosa politica retributiva. Purtroppo, talvolta è stata seguita, anche da Pubbliche Amministrazioni poco attente, una marcata politica al massimo ribasso con mal si concilia con un congruo riconoscimento delle professionalità che la cooperazione sociale, puntualmente, rende quotidianamente in molteplici settori ad alto tasso di fragilità e delicatezza quali il socio-assistenziale, il sanitario, l’educativo, o l’inserimento lavorativo di soggetti c.d. svantaggiati. L’auspicio è che tali eventi contribuiscano ad aumentare l’attenzione e la sensibilità sull’argomento, fondamentale per un’idonea valorizzazione del lavoro, della relativa liceità e della qualità”.