E’ stato risolto nel giro di poche ore il giallo della donna trovata morta a Pavia, in un appartamento di via Depretis (vicino al centro), nel pomeriggio di ieri, mercoledì 17 febbraio. Ad uccidere Lidia Peschechrera, 49 anni, è stato un 28enne, originario della provincia di Lodi. Il giovane, che aveva una relazione con la vittima, ha confessato il delitto dopo essere stato fermato nella tarda serata di ieri dai carabinieri di Pavia in un ostello di via Doria a Milano.
Il 28enne, con problemi di alcolismo e privo di fissa dimora, ha spiegato al procuratore Mario Venditti e al sostituto Diletta Balduzzi che venerdì 12 febbraio, durante un ennesimo litigio, colto da un raptus ha strangolato la donna nella vasca da bagno. Il giovane è rimasto nell’appartamento di via Depretis fino a lunedì 15 febbraio; agli inquirenti ha anche spiegato di aver utilizzato il telefonino della sua convivente per inviare dei messaggi al datore di lavoro per non allarmarlo per l’assenza di Lidia Peschechera. Ma è stato proprio il titolare dell’azienda presso la quale lavorava la donna, ad allarmarsi per il fatto che non. rispondeva al telefono e anche per il contenuto dei messaggi ricevuti. E’ stato così avvisato l’ex marito della vittima e successivamente le forze dell’ordine che ieri hanno scoperto il cadavere, adagiato nella vasca da bagno, in stato di decomposizione e coperto da un asciugamano.
Al momento del fermo, a Milano, il giovane è stato trovato in possesso di numerose carte bancomat e tessere spesa, un telefonino e 190 euro in contanti, oltre a documenti personali della vittima e le chiavi dell’appartamento di via Depretis a Pavia dove è avvenuto il delitto. Il 28enne, che ha ammesso anche di aver prelevato delle somme di denaro dal conto di Lidia Peschechera, ha spiegato che la relazione con la sua convivente ultimamente era caratterizzata da frequenti momenti di tensione. Sembra che il 28enne abbia manifestato in più occasioni comportamenti violenti, tanto che la vittima aveva confidato ad un’amica l’intenzione di allontanarlo da casa.
Il giovane, sottoposto a fermo per il reato di omicidio volontario aggravato, è stato condotto nel carcere di Torre del Gallo a Pavia.
NELLA FOTO LA CONFERENZA STAMPA ALLA PROCURA DI PAVIA: DA SINISTRA IL COLONNELLO LUCIANO CALABRO’, COMANDANTE PROVINCIALE DEI CARABINIERI, IL PROCURATORE MARIO VENDITTI E IL COLONNELLO SALVATORE MALVASO, COMANDANTE DEL REPARTO OPERATIVO DELL’ARMA