Il Natale solidale della Comunità di Sant’Egidio a Pavia

Una rete di solidarietà coinvolge tutta la città

Il Natale solidale della Comunità di Sant’Egidio di Pavia  ha preso avvio mercoledì 23 dicembre dal Crosione, dove i giovani della Comunità, con l’abito rosso di Babbo natale, hanno iniziato a recapitare doni natalizi e cesti di dolci alle famiglie dei bambini della “Scuola della Pace”. Alla sera, a ricevere la visita dei Babbi Natale solidali sono stati gli ospiti dei due dormitori comunali. Una rete della solidarietà che connetterà tutta la città, con oltre duecento famiglie raggiunte dai volontari della Comunità. Doni e dolci natalizi, dunque ma soprattutto il piacere di una visita – seppur sulla soglia di casa, nel rispetto delle norme sanitarie – che rompe la solitudine e porta a tutti la gioia del Natale. Il #natalepertutti di Sant’Egidio coinvolge centinaia di città nel mondo, dalle Americhe all’Europa, passando per molti Paesi africani e asiatici. È un modo per ricucire il tessuto delle nostre città, lacerato da una pandemia che ha imposto un isolamento che ha colpito, soprattutto, i più fragili, e ha creato tanti nuovi poveri. Straordinariamente generosa è stata la risposta di tanti pavesi, che hanno contribuito al #natalepertutti con donazioni, portando cibo e regali, e offrendosi come volontari. Centocinquanta volontari in campo, tra cui ottanta giovani studenti delle scuole e dell’università. Una generosa donazione privata ha consentito di portare a tutti un cesto di dolci natalizi della pasticceria Vigoni, e un’altra importante donazione è giunta dalla Galbusera. Il Natale “porta a porta” di Sant’Egidio proseguirà anche il 25 dicembre. Il giorno di Natale, inoltre, ad alcuni anziani soli verrà recapitato a casa un pranzo di Natale cucinato per l’occasione dalla Locanda del Carmine, rinomato ristorante pavese, mentre i senza fissa dimora riceveranno pasti monoporzione cucinati dal laboratorio di cucina del carcere Torre del Gallo e dall’Osteria Del Collegio.

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